CENTO….CENTO….CENTO!!!!

Cosi il pubblico aizzava il programma OK IL PREZZO è GIUSTO di Iva Zanicchi quando la ruota della fortuna girava…e cosi mi ritrovo ad aizzare me stesso per questa nuova sfida sportiva che mi sono posto e che sto per affrontare per raggiungere questo obiettivo. Già, sto parlando di correre 100km o meglio partecipare e arrivare al traguardo della mitica gara di corsa del Passatore, la 100 del Passatore appunto!

O le cose si fanno bene o non si fanno e quindi perché non scegliere la cifra tonda per eccellenza partecipando alla la corsa del Passatore; la più famosa e la più conosciuta in Italia e per i più esperti la più bella del mondo per questo genere di distanza e tipo di gara. E’ una grande sfida con me stesso innanzitutto, nessuno mi ha costretto, anzi mi sono iscritto di mia spontanea volontà (per lo più in un momento di lucidità, in modo razionale e quindi ora no excuses!). Il primo passo è stato iscriversi, ora non rimangono che farne altri, anzi saranno tanti altri passi per correre e terminare la gara in modo da raggiungere questo sfidante obiettivo.

Perchè lo fai? Sei matto? 100? Tu sei fuori… finora ho raccolto questi feedback quando ho rivelato di volere affrontare questa sfida e direi che non posso che dar ragione alla gente e sembrare un pazzo. Per lo più si corre dal pomeriggio fino alla notte o meglio la mattina della domenica e per lo più oltre alla lunga distanza bisogna pure attraversare l’appennino con due belle salitone sino a toccare quota 913m! Poi se penso che altri 2500 pazzi lo faranno e che quindi anche a loro la maggior parte della gente avrà espresso le stesse domande forse forse posso ribaltare la frittata e rispondere con un “perchè non farlo?” “perchè non provarci?” “e se i veri matti siete voi?” Mah forse la risposta perfetta e la domanda giusta non c’è e non esiste, esiste solo questa gara e questo grande significato che scuote qualcosa di profondo e arricchisce le persone che partecipano a questo evento. Come per la mia prima Maratona l’importante è divertirsi in questa esperienza e questo viaggio da Firenze a Faenza e raggiungere il traguardo senza prefissarsi obiettivi cronometrici o di ritmo. Qui non importa, sarà quel che sarà e come per la distanza regina della corsa più che le gambe servirà testa e cuore ( come dicevo alla vigilia della mia prima Maratona: quando-la-testa-corre-piu-forte-delle-gambe). Non bisogna mollare, bisogna arrivare al traguardo finale e centrare l’obiettivo….anche strisciando!

Diamo il giusto tributo e significato di questa corsa riportando un po’ di storia di questo evento:

«Corri corri, del Passatore, la cento chilometri, fatti onore», canta l’inno della corsa intitolata al famoso bandito romagnolo che dal 1973 si tiene l’ultimo sabato dimaggio. Cento chilometri con partenza il 28 maggio alle ore 15 da via dei Calzaiuoli a Firenze ed arrivo entro le 11 del giorno dopo in piazza del Popolo a Faenza, in provincia di Ravenna. Cento chilometri fra Toscana e Romagna,da percorrere di giorno e di notte, che saranno corsi da oltre 2.600 podisti fra atleti italiani e internazionali, amatori, diversamente abili. Pur ricordando nel nome Stefano Pelloni di Bagnacavallo, detto il Passatore dal mestiere di traghettatore sul Lamone che svolgeva il padre, la gara non vuole ricordare le gesta efferate del bandito, bensì il suo mito. Quella del Passatore è una figura celebrata dai cantastorie popolari, ma anche da Giovanni Pascoli (Romagna) o da Raoul e Secondo Casadei (Canzone del Passatore), al tempo stesso Robin Hood di una terra vocata alla lotta di classe e unico bandito dell’Ottocento a sezionare le proprie vittime. Il motivo per cui la corsa fra Firenze e Faenza ne porta il nome è presto detto: fra gli ideatori c’era lo storico faentino Alteo Dolcini, cofondatore del Consorzio Vini di Romagna che tutela i vitigni tipici e usa come effige il volto del bandito. La gara è così la prima competizione podistica di Faenza e una maniera originale per promuovere la terra del sangiovese unendola a quella del chianti. Tra Firenze e Faenza,il tracciato tocca alcuni punti dove anche chi corre potrebbe essere tentato di fermarsi. Al passo Colla di Casaglia l’altitudine è massima: 913 metri sul livello del mare ed uno scenario tipico del bosco appenninico, molto suggestivo dal punto di vista naturalistico. Proseguendo si arriva nella Marradi di Dino Campana, borgo dominato dagli antichi ruderi della rocca di Castiglionchio e dai castagni, e noto proprio per i frutti autunnali. A 17 km dall’arrivo si trova Brisighella, cittadina romagnola medievale caratterizzata da tre picchi rocciosi su cui si ergono la rocca manfrediana, il santuario del Monticino e la torre dell’orologio. Ultima tappa è Faenza, città di origine etrusco-romana nota nel mondo per le ceramiche.

Insomma non ci resta che correre, si parte nel pomeriggio e sicuramente poi si correrà dal tramonto all’alba sull’appennino inseguendo il sogno di diventare un mitico ‘Passatore’….quando la testa corre più forte delle gambe…

“You can do it. No matter what it is, set your mind to it and do it.”

link –> Altimetria-100Km-del-Passatore-alta-definizione

Passatore-Sognando-OK

CENTO….CENTO….CENTO!!!!ultima modifica: 2016-05-25T23:15:58+02:00da raz85
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