PERU’ e BOLIVIA

Muchas gracias Perù y Bolivia!

 Perù y Bolivia, Bolivia y Perù! Un viaggio tanto atteso e sognato. Ora sono qui a raccontarlo con il sorriso e le emozioni ancora vive e forti dentro di me. Sono felice perché è stato un grandissimo viaggio nel vero senso della parola e quindi nessuna faccia triste perché è finito, anzi le parole e le foto aiutano a non smettere mai di viaggiare e poi quando si riesce a fare tutto e di più vivendolo al 100% il viaggio perfetto diventa circolare: la gioia della partenza, la gioia del ritorno.

Nessun volo interno e tanti km macinati in queste terre aride, osservando ed esplorando le Ande ad un’altitudine media di 3000-4000m. Due destinazioni diverse tra loro ma al tempo stesso emozionanti ed avvincenti. Dalle coste del ricco e turistico Perù agli altipiani andini della povera e selvaggia Bolivia. Meglio uno o l’altro? Faccio fatica a rispondere ed in realtà non vorrei neanche rispondere, perché mi risulta sempre difficile paragonare viaggi di paesi diversi. E’ una domanda che i locali spesso ti fanno creando una simpatica e amichevole rivalità tra i due stati confinanti spesso uniti negli itinerari turistici dal maestoso lago Titicaca!

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I luoghi impressi nella testa sono tanti e le persone e le avventure trascorse ancora di più. Come si fa a non partire dal Perù dalla meraviglia del Macchu Picchu ( che non ha deluso le tante aspettative!), passando poi dal cibo del Perù ( orgoglio nazionale), poi le risate e l’adrenalina durante dune-buggy e sandboarding nel deserto ad Huacachina, la grigia e cupa Lima, le otarie e i milioni di uccelli delle isole Ballestas e indelebile nella mia testa la fatica e la determinazione per raggiungere il Cerro Colorado ed osservare dalla cima dei 5200m le Rainbow Mountains sotto una bufera di neve! Questo è un piccolo riassunto del Perù. Poi attraversando poi il lago navigabile più alto al mondo eccoci in Bolivia a scoprire le acque blu e sfumate del lago Titicaca, la hermosa e magica Isla del Sol dove cielo, acqua, Sole e Luna si incontrano dello stesso campo visivo in un turbinio di colori tra lama ed alpaca liberi al pascolo. L’arrivo e lo stupore per le costruzioni delle case di La Paz e la visione notturna di questo “presepio” a 360°. Poi la natura selvaggia degli altipiani andini iniziando dal lunare e mistico Salar de Uyuni, luogo unico al mondo dal bianco accecante e dai colori pazzeschi durante sunrise e sunset, o meglio amanecer y aterdercer. Su e giù sballonzolati poi lungo le distese sconfinate e sabbiose dei deserti vulcanici  con queste immense lagune ricche di sale e minerali che generano le più svariate sfumature e contrasti di colori a cui si uniscono gli eleganti fenicotteri rosa e gli onnipresenti lama ed alpaca….e poi dulcis in fundo come ciliegina sulla torta per il giorno finale: la discesa avvincente affrontando la voluta e temuta Carrettera De La Muerte…(come recita la maglietta da finisher: “I survived to the world most Dangerous road!”).

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Molto bello a livello personale rimane il tanto spagnolo parlato e scritto ed infatti essere questa volta un “Mochillero” anziché un Backpacker, ovviamente con lo stesso significato che contraddistingue questi viaggi zaino in spalla all’avventura. La sinergia con Rocco e Igor, ottimi compagni di viaggio del trio “Banana Pancake” fondato l’anno precedente in Indonesia, poi tutti i viaggiatori conosciuti lungo la strada ( dai francesi de l’ Uyuni: Martin, Pablo e Delphine proseguendo con Darren e Jasmine, il mitico Patricio, il tio chileno del Macchu Picchu e Lao, detto il Chino, poi Fabi la Flor che ci ha ospitato all’arrivo a Lima e i personaggi locali peruviani e boliviani che hanno contribuito a costruire queste emozioni e ricordi di viaggio: dai peruani Rosario, Freddy, Edwin, Bernardo finendo con i bolivares Marcelo, CLeto, Luiz, dona Florencia, Damian e tutti gli altri incontrati lungo il cammino!

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Insomma un gran bel viaggio, intenso e duro fisicamente per l’altitudine, il clima sbarazzino con giornate calde e gelide nottate, le grandi camminate e i problemi di stomaco e caviglia! Poi i lunghi transfer notturni via terrestre (5 notti sul bus mediamente per 10-18ore) per un’avventura tutta on the road che non ha davvero deluso le tante aspettative iniziali di viaggio e anzi mi ha meravigliato e fatto riscoprire ancora una volta il piacere di viaggiare, vivere e conoscere! …explore, dream, discover…siempre!

“Vive haciendo lo que amas, Ama aquello de lo que vives”

PERU’ y BOLIVIA Project!

Perù y Bolivia project

Ci siamo. Si riparte per un nuovo viaggio e come sempre il mix di emozioni è vario e molto intenso. Le senti tutte nello stomaco e tradurle in parole è compito difficile.

Un nuovo viaggio mi riaccende e mi fa sentire vivo. Serve poi anche per staccare, staccare da tutto. Lontano dagli occhi che giornalmente osservano la tua quotidianità, ma anche dagli affetti, dalla famiglia, dagli amici, dai compagni e colleghi che la riempiono. Lontano dai luoghi che i nostri occhi guardano ogni giorno, dalle strade che le nostre suole ogni giorno calpestano.
Una fuga dal mostro della normalità, della routine, quello che uccide la nostra creatività e la nostra spontaneità nei rapporti umani.

La destinazione quest’estate è il Sud America, e FINALMENTE oserei dire! Da tanti anni nel mirino e poi per svariate ragioni (fra tutte quella economica) avevo sempre indirizzato la bussola verso la mia amata Asia che questa volta abbandono, solo per il momento, per spingermi verso Ovest e varcare l’Oceano Atlantico fino ad ora mai scoperto dai miei occhi. Si parte dal Perù e si termina in Bolivia sempre con lo stesso spirito di viaggio che adoro e quindi zaino in spalla e via all’avventura.

Il progetto di andare in Sud America mi permette di avvicinarmi e barrare qualche “linea” della mia lista delle 100 cose da fare come per esempio ( ‘visitare le 7 Meraviglie del mondo moderno’ oppure il ‘mettere piede su ogni continente’ o ‘fare un trekking sino al Macchu Picchu’). Magari sembrerà una sciocchezza e sicuramente ci sono cose ovvie e banali, ma scrivere dei desideri e degli obiettivi su un muro, su un pezzo di carta o ovunque sia visibile credo aiuti a rimanere concentrati e consente di continuare a sognare e quindi realizzare i propri desideri.

I compagni di viaggio questo giro saranno nuovamente Igor e Rocco, conosciuti casualmente la scorsa estate in Indonesia e con i quali ho condiviso parte del viaggio dell’anno scorso sino a trovare ottima sintonia formando il gruppo “Banana Pancake” che quest’anno si ritroverà ed è pronto a scoprire ed esplorare il Sud America. Siamo pronti e carichi, un bel volo Milano-Madrid-Miami-Lima ci aspetta, poi da li si parlerà spagnolo per incontrare e conoscere persone del posto e per far parte della cultura peruviana e boliviana…insomma tutto è pronto…Vamos!!!!20160804_190511

Mollare tutto non significa rinunciare, ma andare avanti; cambiare direzione non perché qualcosa non va d’accordo con voi, bensì perché voi non andate d’accordo con qualcosa…Mollare qualcosa, che sia un lavoro o un’abitudine, significa svoltare e accertarsi di essere ancora in cammino verso i propri sogni”