CORSICA adventure – step 2: la frastagliata costa Ovest!

Scopriamo con piacere la funzionalità e praticità della nostra tenda ed in mezz’oretta abbiamo sistemato tutto quanto ed alle otto siamo già in strada verso Calvi dove abbiamo intenzione di trascorrere una notte. La strada è ok e si districa bene con i suoi numerosi tornanti nel deserto des Agriates. Decidiamo di fare una piccola deviazione e fare tappa alla plage du Ostriconi. IMG_1202.JPGL’arrivo alla spiaggia è come spesso avviene qua in Corsica è dall’alto e dato che a quest’ora molte persone stanno ancora dormendo ci godiamo la veduta della spiaggia non ancora infestata dai bagnanti e dopo qualche immancabile foto riprendiamo e facciamo tappa per un caffè ad un bar direi in una super posizione panoramica (qui la lonely avrebbe dovuto segnalarlo!) a strapiombo sul mare blu e sulla costa frastagliata appena prima di Ile Rouge! Isula Rossa (in corso) è assai caotica, rimaniamo imbottigliati nel traffico nel centro del paese e cosi tiriamo dritti per Calvi e prima del paese troviamo un camping segnalato anche dalla guida. Solita prassi: si parcheggia la macchina, scendo alla reception e si chiede “Avez-vous libre une emplacement pour deux personne et une petite tente? Se la risposta è “oui” il gioco è fatto, si entra a visionare la piazzola libera, a vedere dove sono posizionati i servizi e poi di nuovo si scarica la macchina, si sceglie la posizione più ombreggiata per la tenda, poi i picchetti, si fissa la corda per stendere la roba, si gonfia il materasso ecc ecc… Il camping Dolce Vita ha l’accesso sul retro direttamente in spiaggia e cosi senza troppa fatica siamo già spaparanzati ai margini della spiaggia su una duna di sabbia con relativo pino marittimo ed una bella vista della fortezza di Calvi ed inoltre con giusto di fronte a noi una accademia della marina militare dove giovani baldanzosi si mostrano a petto nudo nelle loro esercitazioni in mare con i gommoni ed i kayak attirando l’attenzione di alcune ragazze che mostrano anch’esse loro le loro armi segrete!

Nel tardo pomeriggio decidiamo di fare un giro per il centro di Calvi, considerata la città natale di Cristoforo Colombo …ecco non parcheggiate nella città alta…i prezzi dei parcheggi sono fuori di testa e dopo una breve ricerca riusciamo a trovare un buco in una via laterale. Ci avviamo nella cittadella e facciamo un piacevolissimo giro tra le mura ed i bastioni con vista del porto, della costa e del Monte Cinto (il monte più alto di tutta la Corsica con i suoi 2700 m, visto che appunto Corsica vuol dire mare&montagna!). La macchina fotografica è scarica ma riusciamo a goderci e strappare qualche foto di un super sunset dalle mura osservando anche un banchetto stile pic-nic di olandesi che nel giro di 5 minuti preparano una cena per almeno 10 persone! Rientrando al camping troviamo l’unico distributore di gas della Corsica del nord ed ho il piacere di provare a fare rifornimento fai-da-te visto che in Francia anche il gas è con il metodo self-service. Visto che è la prima volta e prima di saltare in aria mi faccio spiegare dal gentile addetto della cassa e nonostante il finale fumante me la sono cavata bene!

IMG_1220.JPGIMG_1277.JPGIMG_1280.JPG

Una notte e via e cosi sempre di mattino presto riprendiamo la strada D81 con destinazione Porto. È segnalato come uno dei tratti più spettacolari e ben presto ne capiamo il perché: strada panoramica a dir poco che si inerpica sui fianchi della montagna in un susseguirsi di curve dove ogni piazzola è buona per scattare qualche foto e soprattutto per lasciare strada alla guida aggressiva dei corsi. La strada vista mare prosegue e merita una sosta d’obbligo al Col de la Croix che mostra le prime rocce rosse a picco sul mare e da cui si può discendere con un lungo sentiero sino al golfo della Girolata. Siamo quasi a Porto e dopo un ultimo tratto sempre più scavato nella montagna scorgiamo la marina di Porto e proviamo a sistemarci al camping Les Oliviers. Qui per vedere la “piazzola” montiamo sulle macchinine elettriche che si usano nei “golf-club” e c’è da tenersi visto le salitone e curve che risalgono il pendio all’interno del camping che ha le piazzole delle tende a gradoni stile “coltivazioni a terrazzamenti” e il parcheggio delle macchine leggermente distaccato…bellissimo! Il camping inoltre è ben curato nei servizi e con una bella piscina con vista della montagna dato che appunto il golfo di Porto è circondato da verdi montagne e dalle rocce rosse a picco sul mare. Personalmente sarà una delle zone che preferirò della Corsica perché appunto qui il connubio mare-montagna è perfetto ed è infatti base di molti sentieri ed escursioni. Qui troviamo pochissimi italiani J e tantissimi francesi tra cui la maniaca!…eheh…nel montare la tenda una giovane ragazza rimane imbambolata a fissarmi (ciò quanto raccontato da Alessandra che era poco più distante visto che io ovviamente non me ne ero accorto perché voltato di spalle ed intento a picchettare tutto sudato in costume) e dopo pochi minuti la ragazza prima in tenuta “sciallo” da campeggio è tutta tirata con rossetto e vestiti nuovi…ahah! Piazzata la tenda e fuggiti dalla maniaca facciamo un giro alla marina di Porto dove nonostante il caldo visitiamo la ben tenuta torre genovese che offre bellissime vedute e poi ci godiamo il mare a lato di parete rocciose dove molti appassionati si dilettano nel free-climbing. Sono le sei e mezza e nel rientro iniziamo ad informarci sulle escursioni in mare della zona per i giorni seguenti, ma scopriamo che in serata con partenza alle sette è organizzata una gita alle Calanques du Piana al coucher du soleil. Ci guardiamo un attimo e ciò basta per trovarci poco dopo all’imbarco della nave che in venti minuti ci porta nel cuore delle Calanques (tipiche formazioni rocciose dal colore rosso a picco sul mare dichiarate patrimonio dell’UNESCO). Il colore stupendo del mare fa da contrasto a queste altissime rocce che si stagliano verso il cielo creando grotte, stretti passaggi e formazioni curiose dalle svariate forme. Al rientro esprimono tutto il loro fascino perché il sole è basso e nel calare pittura di un rosso acceso queste rocce che diventano davvero spettacolari al tramonto.

IMG_1293.JPGIMG_1377.JPGIMG_1369.JPG

Il mattino seguente optiamo per le petit dejouner in un bar del paesino e dopo l’immancabile baguette + croissant + pain au chocolat ci dirigiamo verso Ota dove lasciata la macchina intraprendiamo il sentiero attraverso le Gorges du Spelunca che si snoda nella gola tra due montagne dove nella vallata scorre il torrente che attraversato un antichissimo e bellissimo ponte genovese crea delle pozze d’acqua verde dove rinfrescarsi e trascorrere una favolosa giornata tra un bagno e l’altro e qualche avventuroso percorso tra le rocce (azzeccatissimo l’acquisto delle scarpette da scoglio by Decathlon). Per il terzo giorno a Porto abbiamo in programma un’altra visita delle Calanques che prima affrontiamo con un sentiero che parte dalla famosa Tete du Chien e arriva allo Chateaux Fort; una piattaforma naturale dalla cui cima si ha una vista spettacolare a strapiombo sul mare. Dopo tocca direttamente all’auto che per 2km affronta la stretta strada attraverso questo Grand Canyon dove si zig zaga paurosamente tra cutve tortuose per evitare auto in sosta, persone e macchine nell’altro senso di marcia! Proseguiamo il nostro giro poi con un po’ di relax, snorkeling e qualche tuffo alla piccola plage du Ficajola anche questa isolata e raggiungibile con un’altra stradina che mette a dura prova il guidatore e che comunque merita molto per essere circondata dalle rocce rosse e poco accessibile alle masse!

IMG_1443.JPGIMG_1460.JPGIMG_1467.JPG

Nel rientrare incrociamo una coppia di ragazzi romani incontrati il giorno prima alle Gorges du Spelunca e poi spesa al supermarchè per il consueto pic-nic serale con candele e citronelle al camping + un po’ di riposo in tenda per l’ultima notte a Porto proseguendo in parallelo l’avventura narrata nelle pagine del libro scelto come compagno in questo viaggio: L’Armata Perduta di V.M.Manfredi con le sue avvicenti vicende bellicose di Xeno, Abira, Melissa e Menon di Tessaglia.

Domani ci si sposta nuovamente…l’idea è di tirare dritto saltando la capitale Ajaccio e facendo sosta nel Golfo di Valinco prima di affrontare l’estremo sud dell’isola con le sue località più rinomate e più turistiche…

CORSICA adventure – step 2: la frastagliata costa Ovest!ultima modifica: 2012-09-07T20:33:00+02:00da raz85
Reposta per primo quest’articolo