IMPATTO THAI

P1080981.JPGNell’ alzare la testa mi guardo intorno e vedo solo facce dal viso orientale. Banalmente si potrebbe dire che sn tutti cinesi, tutti uguali, ma guardandoli bene e scambiando due parole con qualche vicino scopro che sono delle Filippine, Malesia, Vietnam, Thailandia ecc..e si qualcuno e’ proprio cinese! Sono nella sala d’attesa del gigantesco e modernissimo aeroporto di Bangkok aspettando il volo per Phuket, luogo scelto come base per l’esplorazione delle spiagge e isole del sud. Tornando indietro di un giorno circa sarei ancora qui nello stesso aeroporto appena sbarcato dopo il volo Milano-Helsinki-Bangkok. Volo internazionale molto buono e strano visto la tappa nordica che mi ha fatto condividere il viaggio con un classico vichingo bello grosso e poco socievole a dir la verita’. Per fortuna la Finnair offriva un proprio monitor con svariati film, programmi TV, giochi, musica e quindi oltre ad alcune letture che mi sono portato (tra cui il libro di ‘The Beach’ in lingua originale da cui e’ stratto l’omonimo film) il viaggio trascorre bene a parte un forte mal di testa al’atterraggio. Recuperato il mio zaino e cambiato un po’ di soldi in Bath mi butto fuori dall’aeroporto e li ci sono tantissimi taxi dai colori sgargianti che ti aspettano, ma io opto per un piu’ economico autobus pubblico ed infatti si rivelera’ poi un’ottima scelta.
Dopo un’oretta scarsa eccomi in citta’ a Bangkok, scendo e non so esattamente dove mi ha lasciato l’autobus, ma grazie ad una cartina ed al mio senso dell’orientamento riesco a trovare la via che avevo preso di riferimento per due o tre guesthouse economiche. Al primo colpo mi va bene ed ecco la mia camera singola che sfrutto subito per sistemare zaino e per fare una doccia rinfrescante. In questa zona ci sono moltissimi turisti backpackers e le vie sono piene di bancarelle, negozietti, persone locali che ti invitano per fare massaggi o spesso ti chiedono se vuoi fare giri turistici in tuk-tuk o taxi. L’atmosfera e’ comunque molto piacevole e per molti aspetti mi sembra di essere un po’ a Delhi, in India. Per la mia giornata di visita a Bangkok vado di battello locale sul fiume ed e’ sicuramente un’esperienza da fare. Sono piccole imbarcazioni che fanno a ping-pong tra una sponda e l’altra risalendo e riscendendo lo sporco fiume che attraversa la citta’. Bisogna reggersi bene perche’ non sono molto delicati nelle manovre di attracco urtando sempre violentemente contro tutto e lasciando pochi secondi per salire e scendere sempre urlando qualcosa di incomprensibile in thai. Seguo le principali attrazioni turistiche da vedere passando dal palazzo reale (molto grande e bello da visitare) al grande Buddha reclinato e finendo al Wat Arun. Non staro’ a descrivere questi siti, perche’ per questo ci sono le guide apposta, pero’ sono tra loro molto simili, architettonicamente parlando, e pieni di statue d’oro o riproduzioni del Buddha che li rende frequentatissimi dai monaci nella loro tradizionale veste arancione. Un po’ diverso il discorso per il Wat Arun, in stile Khmer, che decido di vistare nel tardo pomeriggio, come la saggia Lonely Planet consiglia. E’ sull’altra sponda del fiume e quindi di nuovo in battello, yeah! Inoltre questo molo e’ molto caratteristico: ci sono negozietti in legno letteralmente ‘sul fiume’ con ponticelli in legno e sacchi di juta per entrare visto che l’acqua all’interno arriva alle caviglie! Il tempio e’ molto bello e ci puo’ arrampicare fino a quasi su in cima grazie a degli scalini stretti e ripidissimi ma ne vale la pena e la vista sulla citta’ e’ notevole. Ultima chicca by Lonely Planet, e’ andare nuovamente sull’altra riva del fiume per una sosta al bar-ristorante all’aperto proprio di fronte a questo tempio per ammirarlo al tramonto quando inizia a fare buio visto che tutti questi templi vengono splendidamente illuminati.
Ritorno ovviamente via fiume con l’ultimo battello serale osservando la Bangkok notturna e dopo una breve cena a base di Pad-Thai sono obbligato a fare un giro nel delirio di Khao San Road, ma sono veramente cotto per la giornata intensa e ancora per il jet-lag e quindi in breve tempo faccio capolinea all’hotel.
Per Bangkok puo’ bastare…ora si va al sud…’following The Beach’…  

IMPATTO THAIultima modifica: 2010-11-06T12:56:00+01:00da raz85
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