Mamma mia…il Taj Mahal!!!

Oggi è stata una giornata infinita la quale ha raggiunto il suo culmine con la visita del Taj Mahal…una delle sette meraviglie del mondo moderno. La storia è abbastanza nota(vedi didascalia foto) e qui riporto alcune citazioni su questa magnifica opera:

“Una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo” (…a teardrop on the face of eternity…) – Rabindranath Tagore
“La vista di questo palazzo provoca tristi sospiri e fa versare lacrime dagli occhi del sole e della luna. Questo edificio è stato costruito per mostrare, attraverso di esso, la gloria del Creatore”
“Non un pezzo di architettura come sono altri edifici, ma la passione orgogliosa di un imperatore trasformata in pietre viventi”
“Il Taj Mahal rappresenta il culmine del genio creativo persiano al lavoro sul suolo indiano”
“Avete mai costruito un castello in aria? Qui ce n’è uno, portato giù sulla terra e fissato per la meraviglia dei tempi”

Agra, la città del Taj Mahal, dista da Delhi 200 km circa ma per arrivarci col bus ci abbiamo impiegato circa 7 ore complessive tra strade ridotte malissimo(più che su una strada sembrava di essere sulle montagne russe)traffico, residui della pioggia dei giorni scorsi e varie soste. La città è caotica, come ce la si aspettava, ma molto suggestivo è il percorso per raggiungere la nostra destinazione. Si passa all’interno di villaggi rurali in piena campagna dove nelle strade dissestate pullula di mucche,bufali in libertà oppure mentre trainano carrettini per trasportare qualsiasi merce e dal pullman la gente locale ci osserva meravigliata e ci saluta come se noi stessimo sfilando.
Arriviamo verso sera e per fortuna smette di piovere così si può vedere il sunset al taj mahal. La zona circostante è vietata ai veicoli a motore per preservare dall’inquinamento il candido marmo bianco del Taj e così arrivati al parcheggio dei bus saliamo su una carrozza trainata dai cavalli e arriviamo all’ingresso principale. E’ troppo tardi per entrare e così spinti dalla esasperante pressione di bambini e ragazzini che assalgono i turisti ci “accontentiamo” di vedere il Taj esternamente dalle sponde del fiume Yamuna. E’ bellissimo e decidiamo di salire su di una piccola imbarcazione di legno che ci porta sulle acque del fiume di fronte allo splendore del Taj al tramonto. L’atmosfera è abbacinante; si crea un silenzio surreale interrotto soltanto dal canto del barcaiolo che accompagna il blando ondeggiare della barca. E’ davvero emozionante e il rossore del tramonto fa da cornice a questi minuti indimenticabili.
Dopo averlo visto al tramonto tocca all’alba…levataccia mattutina e quando sono le ore 6 circa si entra nel complesso del Taj. Il tempo non è proprio dei migliori, leggeria foschia e cielo bianco uniforme. Eccolo. Oltrepassando l’enorme porta principale di ingresso appare come in un’illusione il Taj. Sembra finto, disegnato, non si percepisce la profondità della costruzione e si intravede solo il marmo bianco che fronteggia il cielo ancora di colore indefinito. Si percorre il lungo viale dei giardini e lui è sempre lì immacolato, geometricamente perfetto e maestoso. Si scattano innumerevoli fotografie come le immagini che appaiono sui libri;è uno dei posti + fotografati al mondo e ora capisco il perchè. Fortunatamente un timido sole spunta dal cielo che diventa piano piano più azzurro e su di un lato il marmo bianco prende un colore giallino…magnifico! Da vicino si possono vedere le curatissime decorazioni e le colorate pietre preziose incastonate nel marmo…al suo interno si può solo visitare la stanza principale dove ci sono i due cenotafi dell’imperatore e di sua moglie, mentre le tombe vere e proprie sono al livello sottostante(la curiosità è che l’unico elemento asimettrico di tutto il complesso è proprio la tomba dell’imperatore che infatti è stata posizionata dopo il completamento della struttura). La visita è ormai terminata e dopo le ultime foto fatte verso le uscite si slalomeggia tra le persone che cercano di venderti qualsiasi cosa e prima dell’arrivo al bus ci sono anche una marea di scimmie che gironzolano nelle vicinanze.

Dal Taj Mahal si passa all’Agra Fort, non distante dal primo e sempre sulle sponde dello Yamuna. Il forte è molto simile al Red Fort di Delhi con l’arenaria rossa a fare da padrone. Ci sono moschee, palazzi, stanze e una splendida terrazza da cui si può ammirare in lontananza il Taj Mahal (l’imperatore Shan Jahn riusciva a vedere infatti da qst luogo dove era rinchiuso la sua cara moglie defunta). Dopo una breve visita e un caldo opprimente prima di uscire ho il piacere di trovare una scimmia molto disponibile la quale si presta ad alcune foto molto ravvicinate.

Ultima tappa prima di terminare la giornata ad Agra è la città abbandonata di Fathepur Sikri dove le rovine la fanno da padrone…ma un po’ per la stanchezza della giornata e un po’ per il caldo questo posto non mi entusiasma più di tanto e quindi dopo poco tempo di nuovo tutti sul pullmann per ritornare a Delhi con negli occhi ancora lo splendore e l’emozione del Taj Mahal.

Mamma mia…il Taj Mahal!!!ultima modifica: 2009-09-14T19:31:00+02:00da raz85
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Commenti (2)

  1. rosangela

    che emozione Andrea anche solo leggendo le tue parole!!

  2. Eolo

    Bello kazzo..
    te ma il resto?
    km è la vita, facci sapere anke quello nè..
    domanda tipo:
    “km si diverte un Indiano medio?”
    fai il bravo raz.
    un abbraccio

    hasta siempre

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