NARA, HIMEJI, INARI e poi il meritato relax in un Onsen prima di dire sayonara JAPAN!!!

Gli ultimi giorni in Giappone li trascorriamo tra varie escursioni non troppo lontande da Tokyo sfruttando fino all’ultimo istante il nostro mitico Japan Rail Pass! E cosi di buon mattino eccoci a Nara, l’antica capitale del Giappone. Ancora tanti templi e santuari (ormai non stupiscono più i nostri occhi ancora sazi dalla quantità vista nelle mete precedenti), ma sicuramente il Toda-ji non può passare inosservato e suscitare qualche emozione di stupore. Il più Grande Buddha del Giappone racchiuso in un portale gigante all’ingresso. Bello il parco pieno di cervi e belllo vedere anche qui la gente giapponese che si “diverte” con poco attraversando per esempio un foro in una colonna del tempio sfidando amici, parenti e figli ad attraversare questo minuscolo buco! Dopo aver visto altri siti nel bel parco ci rifocilliamo per pranzo in un posticino del centro molto caratteristico per gustare una delle specialità della zona: l’ okonomiyaki (sempre per solo intenditori cercate il personaggio Ukyo di Ranma ½ e capirete!) cucinata direttamente davanti agli occhi con una piastra sul tavolo. Nel rientro verso Kyoto ci addormentiamo e arriviamo lunghi di una fermata…cambio treno e risaliamo verso la città per goderci l’ultima sera tutti insieme (Jacopo rientra in Italia, mentre io e Marco avremo ancora due giorni a disposione!). Buonissima cena finale in un tranquillo ristorante tipico con cameriere molto carine e molto servizievoli che ci aiutano a ripercorrere un po’ tutti i piatti della cucina giapponese per chiudere questa ottima esperienza culinaria (sushi,sahisimi, tempura ancora una volta ottimi!) Ultima chiaccherata in ostello nella zona comune con un immancabile thè facendo due parole con una coppia di spagnoli (scopriamo che parlano perfettamente jappo e fa abbastanza impressione sentire e vedere parlare il giapponese da persone occidentali!) e poi con un simpatico svizzero dal forte accento francese che scopriremo poi essere il compagno di Kaori.

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Salutato Jacopo, io & Marco ripartiamo alla volta di Himeji; altra cittadina poco distante sfruttando sempre il puntualissimo shinkansen. Qui c’è probabilmente uno dei più belli castelli di tutto il Giappone (peccato che stiano restaurando la facciata principale che è totalmente ricoperta da impalcature! L ). Di colore bianco candido questa antica fortezza dei samurai è davvero gigante ed è bello passeggiare tra le mura con le feritoie da dove si versava olio bollente per impedire ai nemici di entrare. Inoltre bello anche visitarne gli interni per riassaporare la vita ai tempi del medioevo tra antichi samurai in periodo di guerra.

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Next stop Inari. Dietro suggerimento della ragazza spagnola conosciuta la sera prima visitiamo questo santuario shintoista che all’inizio sembra il “solito”, con i soliti torii rossi all’ingresso, ma poi i torii aumentano di numero iniziando a moltiplicarsi e creando un vero e proprio tunnel nella foresta che segue un lunghissimo percorso in salita tra sentieri e gradini per arrivare alla fine in cima alla collina! Bellissimo e molto suggestivo. Troviamo alcune bancarelle sulle pendici della collina tra cui il simpatico vecchietto di nome Osaki che ci personalizza come souvenir il torii rosso dipingendo sulle sue colonne i nostri nomi! Iniziamo a scendere ma a metà discesa mi si gela il sangue…non trovo più il portafoglio. L Riparto in salita alla disperata guardando in terra se mi fosse caduto nella discesa e col fiatone arrivo di nuovo da Osaki chiedendo a gesti se ha visto il portafoglio. Lui mi sorride e si incammina verso un altra bancarella poco distante e storpiano il mio nome fa cenno ad un altro ragazzo giapponese che il portafoglio che aveva ritrovato era mio!…Grandissimo Osaki!!!

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Prima dell’ultimo spostamento verso Kurama mi accade una di quelle cose e coincidenze che ti fanno capire quanto è piccolo il mondo a volte…scendendo dal treno vedo nella affolatissima stazione dei treni di Kyoto un personaggio che mi sembra di riconoscere e cosi avvicinandomi a lui scopro che è Ulih, il tedesco conosciuto l’anno prima in viaggio in Sri-Lanka con cui avevo condiviso alcune tappe in solitaria! Incredibile coincidenza e bell’incontro se pur breve per scambiare due battute!

Per concludere questo viaggio per  l’ultima notte ci concediamo il lusso di andare al Kurama Onsen, piccolo paesino tra le montagne sopra Kyoto, per goderci un meritato Onsen ( il bagno termale tipico giapponese) dopo una tradizionale cena tipica giapponese servita in camera tradizionale con tanto di yukata (il kimono giapponese) e corredo per andare nella vasca termale sia interna che esterna aperta fino a tarda sera!

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È la giusta conclusione di questo intensissimo viaggio nello stupendo paese del Sol Levante che mi ha riservato tante belle cose positive e fatto scoprire dei posti e delle persone davvero uniche nel loro genere! Non resta che dire semplicemente grazie ed arrivederci a questo bellissimo paese…o meglio bisognerebbe dire arigato gozaimasu e sayonara Japan!!!

NARA, HIMEJI, INARI e poi il meritato relax in un Onsen prima di dire sayonara JAPAN!!!ultima modifica: 2014-04-01T17:28:47+02:00da raz85
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