Ho scelto la lettera B come titolo a questo post data la consonanza della nazione e delle città principalmente visitate, ma se ne facciamo un gioco di lettere questo post si potrebbe anche chiamare…”dalla A (Anversa) passando per la B(Bruges &Bruxelles) fino alla Z (Zedelgem)”.

Eh si una settimana dedicata al Belgio, prima 3 giorni per lavoro e poi weekend lungo per viaggio di piacere. Paese poco considerato fino ad ora personalmente, ma che per queste coincidenze ho imparato a conoscere e ad apprezzare informandomi su di esso, sulla sua storia, sulle sue diverse culture all’interno, le diverse lingue e le sue belle città da visitare.

Partendo in ordine cronologico si parte all’arrivo all’aeroporto di Charleroi, macchina a noleggio e via verso Zedelgem, paesino industriale a nord del paese vicino a Brugge, dove in programma c’è la visita ad uno stabilimento di CNH dove producono mietitrebbie gigantesche! (anche il n° dei dipendenti dello stabilimento è di dimensioni non proprio normali: 2300 persone!!!). Terminata la visita si passa all’altro stabilimento ad Anversa. E’ tardo pomeriggio ed abbiamo ultimato gli “obblighi lavorativi” e cosi decidiamo di fare un salto in centro e mangiare qualcosa prima di rientrare all’hotel in Charleroi. C’è traffico e dopo aver attraversato un ponte levatoio che collega il centro dalla zona portuale (davvero immensa) parcheggiamo nella prima viuzza libera. Notiamo un “urinatoio” pubblico nel bel mezzo della via e poi scopriamo poco più avanti ai due lati delle strade le vetrine con donne di facili costumi (chiamiamole cosi) in mostra come nella rinomata e vicina Amsterdam. Siamo finiti probabilmente nel quartiere rosso e qui sembra molto abituale come cosa e “legalizzata” dato che girando l’angolo si arriva in una piazza con bambini che giocano e scorrazzano tranquilli e la normale vita quotidiana. Arrivati nella piazza principale con le sue case dalla forma tipica dell’europa del nord ci facciamo un aperitivo con assaggio della birra belga (altra “B” di una certa importanza) e poi vicino alla bella cattedrale ci gustiamo per cena il piatto tipico del Belgio: moules frites (cozze e patatine fritte) accompagnate ovviamente da un’altra birretta belga. Rientro poi a Charleroi…ma sarà solo temporaneo…dopo 3 giorni ci si ritorna in dolce  compagnia di Alessandra per un altro viaggetto per scoprire questo paese.

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Eh si grazie ad volo molto low-cost della Ryanair eccoci di nuovo a Charleroi, usciti dall’aeroporto di fretta ci assicuriamo con ottimo tempismo il biglietto ar per il bus navetta per il centro città…alle 11 siamo già alla Gare du Midi di Bruxelles e da qui ancora con una perfetta coincidenza saliamo al volo sul treno per Bruges! E cosi a mezzogiorno usciamo dalla stazione dei treni e dopo una veloce sosta per uno spuntino al vicino Carrefour ci dirigiamo verso Jean Pierre e il suo orso bianco (simbolo del b&b). Il nostro simpatico e cordiale padrone del B&B accompagnato dal fratello ci accoglie con entusiasmo e ci consiglia alcune cose da fare/vedere della cittadina belga. Non è difficile orientarsi e girare per Bruges; è piccolina, visitabile tutta a piedi o meglio ancora in bicicletta dato che sembra davvero costruita a misura d’uomo con viuzze e piste ciclabili per tutta la città. Passando tra le vie con le classiche abitazioni in stile nord europa entriamo nel cuore di questa antica cittadina medievale sbucando direttamente nel Markt, la piazza principale, e alziamo gli occhi verso il Belfort, il campanile che domina tutta la città famoso anche per il film “In Bruges” dove smentiamo subito Colin Farrel come sosteneva in una sua celebre battuta: “ Bruges è un cesso!”. Saliamo percorrendo non senza difficoltà i 366 gradini “a doppio senso di marcia” per arrivare in cima e goderci di una favolosa vista della città e della bellissima piazza che dominiamo qui dall’alto nonostante un fortissimo vento. Dopo il Markt passiamo al Burg, altra bellissima piazza dove c’è l’antica fortezza e il municipio ed una bellissima basilica! Visto che qualcuno la chiama la “Venezia del Nord” non può certo mancare un giro tra i canali di Bruges! La città vista dai canali è fantastica, e cosi tra già centinaia di foto navighiamo in questa cittadina tra mattoni/pietre/legno e il verde della natura dove il tempo sembra si sia fermato e sembra davvero rivivere in un’atmosfera medievale.

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Passeggiando poi piacevolmente tra gli scorci dei vari ponti e le belle viuzze e arriviamo all’antico birrificio De Halve Maan dove guidati da un bravo e colto birraiolo belga impariamo e facciamo conoscenza nel dettaglio di tutto il processo produttivo e distributivo del birrificio ed a fine visita una bella e fresca degustazione! E’ quasi sera e prima di rientrare per un meritato riposo facciamo tappa anche ad uno dei più antichi “pub” del paese nascosto in una viuzza tra il Markt ed il Burg per gustarci una buonissima Westmalle Trappist.      

La mattina dopo il risveglio è molto piacevole per due motivi: il cielo è azzurro senza neanche una nuvola e ci aspetta una lovely breakfast preparata con cura da i due gentilissimi proprietari, forse anche troppo carini 😉 che ci deliziano con specialità della casa buone ed abbondanti. La giornata come detto è splendida ed allora perché non addentrarci di nuovo e goderci il centro di Bruges? perché no! Però questa volta in bicicletta, o più precisamente in tandem!!! Che spettacolo, il senso di libertà ed il piacere di girovagare senza metà in questo paesaggio è fantastico! Visto che il centro l’abbiamo visto e rivisto ci dirigiamo verso le mura esterne ed il “canal grande” che racchiude il centro storico e pedalando tra le tante persone sulle piste ciclabili e schivando i vari runners che fanno jogging arriviamo in “zona mulini” che, anche se non sono mai stato in Olanda, sembra di essere in una delle classiche immagini dei Paesi Bassi con i mulini a vento, il verde, il canale e la bicicletta!!!

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L’idea del nostro programma prevedeva anche tappa a Gand, ma dato la giornata ed il piacere del tandem ci godiamo ancora Bruges ed a metà pomeriggio ritorniamo in stazione e ci dirigiamo verso la seconda ed ultima tappa di questo weekend: la capitale Bruxelles.

Usciamo un pochino disorientati dalla gare du Midi data l’enorme differenza tra Bruges e Bruxelles; innanzitutto qui si parla molto di più il francese rispetto al nord delle Fiandre dove il fiammingo-olandese domina…questo nonostante geograficamente appartenga comunque alle fiandre e non alla Vallonia dove si parla comunenemente il francese. Qui nella capitale  la gente è tanta, il tutto molto più caotico come nelle grandi città, la metro, i taxi, i venditori ambulanti, i tanti cantieri per le strade e un tentativo di furto in diretta da gente poco raccomandabile nei confronti di due immuni turisti giapponesi L. Insomma l’impatto non è idilliaco ed anche il B&B ci fa un effetto strano, data la location nel quartiere africano ed in generale non il solito alberghetto che ci si aspetta all’arrivo nonostante la gentile ma poco preparata proprietaria! Giusto un attimo di riposo e poi di nuovo in giro per esplorare questa città e scoprire un lato speriamo migliore di essa. Si parte anche qui dal centro dalla sontuosa Grand Place che non tradisce le aspettative (è davvero bella e tenuta benissimo con i suoi palazzi dalle facciate elaborate e decoratissime). Ci spostiamo nelle viuzze adiacenti e dopo aver visto la cattedrale e percorso la galleria reale ci concediamo un aperitivo a suon di birra presso il vecchio bar “A la mort subite”…da provare! Dopo l’aperitivo si passa alla cena nella zona ristoranti ed allora anche qui si va di Moules Frites…niente male davvero!

Il giorno seguente prendiamo più confidenza con il B&B e con la città in generale anche se il tempo non è dei migliori…piove e fa freschino, ma non ci scoraggiamo e di cose da vedere ne abbiamo parecchie. Partiamo dal parco del Cinquentenaire, poi la zona UE con il Parlamento e la Commissione (sicuramente non bellissime da vedere, ma comunque importanti per il loro peso istituzionale-politco) e poi nei dintorni del centro senza poter mancare la visita al simbolo di Bruxelles: il Manneken Pis (la piccola statua-fontana di bronzo con il bambino che fa la pipi e che ha un museo personalizzato con tutti gli abiti per le varie celebrazioni ed eventi). Non si può poi non concludere in un salon du tè con una bella gaufre o meglio conosciuta come “waffle al cioccolato” dato che appunto oltre la birra il Belgio è celebre per il suo cioccolato e le sue botteghe.

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In conclusione anche Bruxelles si è rivelata una bella città da visitare nonostante un impatto non dei migliori, per la sua multiculturalità e per i suoi quartieri l’uno diverso dall’altro. Bruges è stata davvero stupenda per il suo fascino senza tempo e la sua atmosfera medievale.

Belgio, Bruxelles, Bruges e anche Birra….tutto veramente Bello!!!