IMG_3827.JPG Per la prima vera giornata piena in Laos il programma è molto intenso: sveglia all’alba e si partecipa alla processione (questua) dei monaci buddhisti che raccolgono le offerte dei presenti (riso, banane..ecc) che poi redistribuiscono ai bambini per le strade. Poi, dopo una bella colazione con croissant, omelette ed il mitico Lao coffee che scopriamo essere molto buono, noleggiamo uno scooter per visitare i dintorni della città. Adoro girare in scooter per esplorare nuovi posti in piena libertà e autonomia essendo indipendenti dai soliti tour organizzati che la maggior parte di turisti sceglie. Inoltre si riesce ad ammirare meglio il territorio che è predominato di strade di campagna dove si susseguono piccoli villaggi sempre strapieni di bambini sorridenti pronti a salutarti con il loro classico “sabaidee” (lo impariamo presto anche noi assieme a kop jai che è l’equivalente del thank you dato che comunque qui l’inglese non lo parlano molto a parte le persone a contatto con i turisti!).

Dopo la prima tappa con visita di alcune caverne (con tantissime statuette di Buddha al loro interno) accessibili solo con le piccolissime e sottili barchette in legno che infrangono la superficie piatta del Mekong passiamo alla visita delle cascate Tat Sae che nonostante non siano di grosse dimensioni ci sono piaciute tantissimo! Sono in mezzo ad una foresta e sono caratterizzate da piccoli salti d’acqua multilivello che creano piccole lagune azzurre in cui fare il bagno. Di contorno ci sono anche gli elefanti che si rinfrescano e su cui si possono fare piccole passeggiate. Successivamente si passa ad altre cascate ben più note, le Kuang Xi, che sono molto più grandi e creano anche qui delle lagune dai bellissimi colori dove si può sguazzare in relax. Si può anche risalire la cascata principale tramite un ripido e bagnato sentiero molto all’avventura per osservarla dall’alto da dove inizia il grande salto…molto suggestivo!

Il giorno seguente ci affidiamo ad una delle tante proposte delle agenzie locali; una due-giorni con trekking, visita e pernottamento ad un villaggio locale e kayaking. Il simpatico venditore Pollo (così , italiano si dice “pollo” e lui sembra apprezzare…) ci convince e così si parte accompagnati dalla giovane guida locale Mee, io, il brother e Tosca (una avventurosa ragazza olandese in viaggio in solitaria; una delle tante belle storie che si incontrano viaggiando, come Ingrid…la nonnetta giramondo tedesca che ci raccontava essere in giro in solitaria da mesi per tutto il sud-est asiatico e che non aveva ancora programmato il rientro…grandissima!!). Si inizia con il trekking tra le campagne e le colline a nord di Luang Prabang; il caldo è opprimente ma i paesaggi e i colori che si affiancano al cielo azzurro sono bellissimi…così dopo aver attraversato piccoli corsi d’acqua, fatto piccole soste ed aver visto la vita dei lavoratori nelle campagne nei tantissimi campi di riso e malto sempre ben assistiti ed istruiti dalla guida Mee arriviamo dopo una faticosa salita al villaggio locale Hmong. Qui altro che salto indietro nel tempo…sembra di essere in un’altra era prima della vera civilizzazione delle società…siamo praticamente all’interno di una tribù (tra l’altro hanno anche una loro lingua locale diversa dal lao e anche la nostra guida fatica ad interagire) con piccole capanne di bambù, paglia e legno. Ci sono una marea di bambini e bambine e pochissimi adulti nei paraggi. Su un piccolo promontorio è situata la scuola dove questi piccoli bambini di questo villaggio e non solo vanno per imparare un po’ di lao e le altre principali materie. L’unica parola che conosciamo in comune con loro è “sabaidee”, ma già questo li rende felici e sorridenti. Per l’occasione io e mio fratello abbiamo portato il nostro frisbee e nonostante un inizio molto freddo (questi bambini non sono abituati a vedere stranieri e quindi sono molto vergognosi e diffidenti) piano piano iniziano a giocare e ad imparare con noi e sempre più bambini curiosi e felici arrivano a guardarci e a giocare con noi e bisogna dire che alcuni diventano anche molto bravi in fretta!!!

Dopo una buonissima cena preparata dalla nostra sempre più confidente guida Mee si fa scuro presto e non essendoci la corrente il cielo è parecchio stellato e soprattutto la luce della luna è impressionante dal chiaro che fa. Si va quindi a dormire presto in una delle capannine preparate per l’occasione dato che c’è poco da fare e si segue il ritmo naturale della giornata scandita dagli orari del sole. Infatti la mattina la sveglia presto è obbligatoria se non fosse per i galli del villaggio che dalle cinque iniziano il loro incessante “chicchiricchì”, così si va al promontorio a vedere l’alba….è fantastica…essendo in altura il sole cresce nella valle come una piccola palla rosso fuoco e ben presto spazza via l’umidità delle foreste attorno. Dopo colazione si visita tutti i bambini nella scuola facendo il “giro delle classi” e concludiamo la nostra visita facendoli ancora giocare un po’ e regalandogli alcune caramelle e cioccolatini comprati il giorno prima. Alla fine dopo tante foto e mille sorrisi li salutiamo donando loro il frisbee che tanto li divertiva.

Dopo ci incamminiamo per la discesa a valle dove ci aspetta il fiume ed il kayaking. Molto divertente dato che io e mio fratello riusciamo nell’impresa di ribaltarci due volte ed essere preda delle rapide del fiume. Dopodichè salgo sul kayak della guida, ma anche con lui riesco a ribaltarmi perdendo i viveri che avevamo per il pranzo lungo la corrente, ma che per fortuna riusciamo a recuperare!

Dopo circa tre ore si arriva alla fine del percorso e della giornata…fisicamente distrutto e ancora ricoperto dalla polvere e dalla terra dei villaggi, ma interiormente ricco di una nuova bellissima esperienza con nella testa ancora il sorriso e il sabaidee di quei fantastici bambini…