TOKYO ed i giapponesi!

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Si parte alla scoperta della capitale del Giappone, si parte con un cielo grigio ed una pioggerellina invisibile che c’è ma non si sente! Subito ci addentriamo nei sotterranei della metro dove con solo 1000 Yen ci facciamo l’abbonamento all-day per non aver problemi di trasporto! La metro ti Tokyo è gigantesca (12 linee) , una vera città sotterranea dove ci si può trovare di tutto e dove è facile perdersi o sbagliare uscita ( una volta capito il metodo con i colori, lettere e numeri delle stazioni nonè poi cosi difficile)! C’è tanta gente ma non c’è caos e tutto è molto ordinato.

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Sulle scale mobili si sta rigorosamente sulla dx per lasciare passare a sx chi va di fretta, ai binari tutti si dispongono già perfettamente in file seguendo i segni sul pavimento che indicano dove si apriranno esattamente le porte dei treni ed infine un’altra cosa che si nota subito è che tra di loro parlano pochissimo, infatti anche salendo a bordo dei vagoni o la gente sta dormendo ( si addormentano in modo incredibilmente rapido anche stando in piedi e come orologi magici aprono gli occhi alla loro fermata e scendono!) oppure giocano con il loro I-Phone, (va per la maggiore quei giochi colorati tipo puzzle bubble o tetris!). Un altro particolare che allieta il sonno sono i sedili riscaldati che sono molto piacevoli anche per noi data la stagione invernale e che dopo qualche giorno ci aiutano ad integrarci meglio nella cultura dei giapponesi ed infatti anche noi per piccoli tratti un sonnellino profondo con la testa ciondolante ed abbandonata ai  movimenti del treno!

Parliamo anche dei giapponesi lavoratori; si sa che i jappo sono un popolo di gran lavoratori stakanovisti, ma sicuramente noi abbiamo notato sin dai primi giorni tante mansioni abbastanza superficiali ( per non dire inutili)… 1) il “segnalatore”: persona in divisa che appostata ai binari della metro con il suo classico rituale si avvicina al bordo dei binari e preannuncia l’arrivo e la ripartenza del treno, qualche parola accompagnata da dei precisi gesti e via. 2) il “ringraziatore”; persona o persone appostate all’uscita della metro che per ogni timbrata di ogni persona che esce dai “tornelli” dice grazie + altre dieci parole…arigato gozaimasu ecc ecc… 3) lo “stop umano”; persona sempre in divisa da parcheggiatore appostata all’uscita dei palazzi e grattacieli che appena esce una macchina anche da una stradina secondaria si sostituisce allo stop della segnaletica orizzontale stradale gestendo il traffico diciamo non troppo intenso essendo una normalissima uscita da un parcheggio…4)”l’uomo-cartellone”; persona che fa pubblicità in strada vestendosi o alzando cartelloni  per richiamare l’attenzione dei passanti e fare pubblicità al negozio/attività nei paraggi…. Ce ne sarebbero altre ma toglierei il gusto di scoprirle per chi ha intenzione di fare un viaggio in Giappone!

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Parliamo poi delle ragazze. Nello stereotipo ideale di ragazza giapponese si ha in mente la ragazzina teenager con la divisa e la gonnellina ed effettivamente se ne trovano in giro come essere in un cartone animato anche per il modo di fare e soprattutto di camminare. Tantissime, quasi tutte le ragazzine e non solo, camminano con le gambe storte con le ginocchia rivolte verso l’interno, qualcuno dice forse proprio per abitudine e per emulare le eroine dei manga in età giovanile! Le donne comunque sono spesso molto eleganti ed accattivanti con tacco, calze e minigonna ( molte mantengono il difetto della camminata storta) ma comunque tutte magre, longilinee e anche se la maggioranza diciamo non attira particolare attenzione, ce ne sono alcune davvero molto carine con i classici fini lineamenti da orientale!

IMG_4549A proposito di ragazzi Jappo per vivere un’esperienza più ravvicinata di cultura giapponese e conoscere qualche persona locale avevo cercato e mandato varie richieste con il Couchsurfing ed alla fine ci siamo trovati a condividere un pranzo in una classica “bettola” giapponese mangiando  il nostro primo vero ramen (squisito!) con  Take Tsuchi, un ragazzo di Tokyo! Lasciamo stare come abbiamo fatto ad  incontrarlo ed il meeting point…un’odissea! Anzi, è divertente…quindi raccontiamolo: il punto d’incontro deciso da lui è  il negozio LAWSON (mini-market tipo il 7Eleven) fuori dalla stazione di Ikebukuru. Noi immaginiamo sia di facile individuazione, ma subito scesi dalla metro ci accorgiamo di essere in una stazione gigantesca come una vera e propria città sotterranea…chiediamo indicazioni ma nessuno sembra sapere dove è il Lawson…ottimo. Usciamo dalla stazione troviamo un Lawson poco distante e chiediamo ad un commesso se sa dove è un LAWSON all’interno della stazione…ecco lui ci fa una strana smorfia e sembra non capire neppure il nome LAWSON (che è lo stesso per il quale lavora!!) Otteniamo poi un indicazione approssimativa che ci fa perdere del tutto e cosi troviamo rifugio in una elegante signorina all’interno di un grande negozio di abbigliamento all’interno della stazione. Parla incredibilmente un buon inglese e gli chiediamo se gentilmente può chiamare al telefono il nostro “amico” che dobbiamo incontrare spiegandogli dove siamo e se può raggiungerci ( i nostri telefoni non funzioniano e quindi ci pare una buona idea chiedere a lei cosi possono capirsi bene direttamente in giapponese!). Andiamo ad un telefono pubblico poco distante e introduciamo la ragazza al nostro “amico” Take dicendogli di chiarirsi con lei. Buono, parlano rapidamente per più di 5 minuti con evidenti cenni di intesa…riattacca…e quando gli chiediamo: “tutto OK?Vi siete capiti e ci raggiunge lui?”….silenzio… e poi “ I didn’t get it!…comeee??? 5 minuti al telefono e dopo non vi siete capiti per mettervi d’accordo??? Ma cosa si saranno detti???… richiamiamo ancora e lui gli spiega un nuovo meeting point fuori dalla stazione all’entrata di un teatro. Dopo un incredibile fatica e dopo più di un pensiero di bidonare il nostro appuntamento riusciamo finalemente a trovare ed a mangiare Ramen together!…mamma mia ma che fatica!!!

Sulla lingua inglese e sulla comunicazione ho già anticipato della loro difficoltà e quindi della ns difficoltà per capire e farci capire… loro sono comunque gentili e disponibilissimi (anche troppo) ed infatti se presi con il giusto spirito chiedere informazioni può essere una delle esperienze più divertenti da fare in Giappone! …provare e chiedere per credere…

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TOKYO ed i giapponesi!ultima modifica: 2014-02-09T22:32:49+01:00da raz85
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