ALTA VIA DELL’ADAMELLO…..Il mitico Sentiero n°1!

Mi guardo i polpastrelli delle mani…ancora un po’ di fastidio, qualche piega, qualche taglietto…ci ripenso ed è sicuramente il Granito dell’Adamello, è la mitica Ganda adamellina ( grossi blocchi di pietra e sfasciumi di roccia di montagna  ) che richiedono sempre equilibrio ed attenzione. È la montagna, vera palestra e scuola di vita con le sue salite e discese “spaccagambe”. La salita è vita e come diceva una nota canzone di Venditti…”e quando pensi che sia finita…è proprio allora che comincia la salita….che fantastica storia è la vita”.

Siamo sui sentieri del Gruppo dell’Adamello, anzi siamo sul Sentiero numero 1. Il mitico numero 1, definito come l’Alta Via dell’Adamello e per noi Bresciani vuol dire “semplicemente” attraversare da Sud a Nord le nostre amate montagne. L’idea di fondo è infatti molto semplice: si comincia dalla parte bassa presso il Passo Crocedomini tra Val Camonica, Val Trompia e Valle Sabbia e dove il Gruppo dell’Adamello inizia ( precisamente dal Rif.Bazena o Tassara raggiungibile in auto) e poi si continua verso Nord attraversando in modo perpendicolare tutte le vallate che caratterizzano questa zona alpina rimanendo sempre in quota sopra i 2000m di altitudine e superando i vari passi alpini ed i vari rifugi sino a giungere al Rif.Garibaldi ricalcando cosi il percorso di una nota “gara” di corsa in montagna, il Trofeo Ravasio.

È stato un lungo weekend direi perfetto, intenso ed è stata davvero una grande avventura in primis. Gli ingredienti ci sono tutti: un meteo favoloso che ci ha accompagnato per tre giorni (fondamentale in un percorso del genere), panorami e luoghi davvero suggestivi, l’esplorazione di nuovi posti, la passione in comune per lo Sport, l’amicizia, alcuni piccoli imprevisti, qualche birretta, buon cibo e buon vino, tante cazzate, parecchio Genepì, gli Stambecchi, le Stelle, la Via Lattea…la condivisione delle esperienze nella Natura (come le “docce” nei torrenti gelati) ed in generale un assaggio intenso di pura vita da montagna, sconnessi offline dal mondo, ma connessi meglio tra di noi e con noi stessi. La fatica ovviamente c’è stata sotto tanti aspetti, ma la determinazione…quella necessaria ad andare avanti un passo dopo l’altro nonostante tutto è stata più forte…I passi sono stati tanti, sia quelli fatti dai nostri piedi (saranno in totale più di 60km con circa 4700m di dislivello positivo e altrettanti come dislivello negativo), sia quelli veri e propri che abbiamo dovuto conquistare arrampicandoci sui loro ripidi e sconnessi pendii, spesso dei veri e propri muri con blocchi di pietra enormi ed appuntiti appunto come si diceva inizialmente. Passo Blumone, Passo Brescia, Passo Dernal, Passo Ignaga, Passo Poia, Passo Miller, Passo Premassone e Passo del Lunedi…nomi che incutono un po’ di timore e soggezione quando si affrontano a seconda del momento, dell’altitudine e delle difficoltà tecniche, sicuramente mai banali comunque. Poi ci sono i Rifugi, ancore di salvezza lungo il cammino e ristori spesso miracolosi. Grazie al “GiraRifugi” ad ogni nostro passaggio abbiamo timbrato il cartellino, abbiamo lasciato e raccolto qualche chiacchera, un saluto ed un piacevole ricordo. In ordine di comparsa durante questo nostro “Film” i Rifugi protagonisti sono stati: Bazena, Tita Secchi, Maria e Franco, Baita Adamè (1a notte), Prudenzini, Gnutti, Baitone(2a notte), Tonolini, Garibaldi, Malga di Mezzo e rientro da Malga Caldea dove avevamo lasciato saggiamente un auto ad aspettarci per il ritorno (meno saggiamente scopro all’arrivo che l’ho lasciata aperta per tre giorni…smemorino as usual!). Grazie ai vari gestori e volontari di questi posti (fantastici i racconti e la genuinità di Piero a Baita Adamè), custodi di questi luoghi cosi preziosi che fermano il tempo e che fanno riflettere sulle cose semplici, sui valori importanti, per avere un po’ più di consapevolezza di noi stessi, dell’ambiente, del nostro territorio e per cercare di darti uno schiaffo in modo da alzare la testa per non farsi assorbire troppo da questa nostra società sempre cosi tanto frenetica, iper-tecnologica e consumistica…

Ci sarebbero tante altre cose da dire e raccontare, ma forse più che le parole, bisognerebbe passare di nuovo ai fatti e vivere sulla propria pelle delle esperienze cosi: dure, intense, umili e formative per la crescita personale e del gruppo, senza mai dimenticarsi di divertirsi e di godere del momento presente, aggredendo in un certo modo la propria vita. È stato tutto molto bello davvero, il nostro obiettivo finale è stato raggiunto e l’abbiamo portato a casa alla grande, l’organizzazione logistica non è stata banale, ma direi che pensato cosi in modalità diciamo “godereccia” è stato davvero ottimale per noi e soprattutto questa esperienza ci ha sicuramente dato tanto e ci ha arricchiti tutti. Una bella pacca ce la meritiamo…Ale, Massi, Gio e Gian…bravi noi insomma, quelli del gruppo 4+1 eheh. Qui di seguito per capire e contestualizzare meglio cosa significa e cosa è stata l’ALTA VIA DELL’ADAMELLO carico un po’ di immagini di questi posti meravigliosi e di questo cammino lungo il mitico Sentiero n°1!

Grandissimi Ragazzi….Grazie Montagna!

IMG_20230820_223827_0753

IMG_20230821_121731

IMG_20230821_120253_0942-min

IMG_20230821_181750_0267

20230818_145123-min

IMG_20230820_223913_0748

IMG_20230820_223902_413

IMG_20230820_223840_891

20230820_095309-min

IMG_20230820_224016_0030 20230819_084658-min IMG_20230818_141534-min IMG_20230818_174428-min IMG_20230819_085003-min IMG_20230820_094300-min IMG_20230820_223840_0693 IMG_20230820_223840_786 IMG_20230820_223958_0139 IMG_20230820_223902_457IMG_3862[1]-min

IMG_3866[1]-min

IMG_20230820_224026_0142

IMG_20230821_134013

ALTA VIA DELL’ADAMELLO…..Il mitico Sentiero n°1!ultima modifica: 2023-08-22T12:56:26+02:00da raz85
Reposta per primo quest’articolo