…alla conquista del TROLLTUNGA!

Ogni tanto mi capita di trovare foto di paesaggi su internet piuttosto che su riviste o durante un film/documentario che ti colpiscono particolarmente, paesaggi e posti che nel vederli tra me e me mi fanno pensare “cazz io qui ci voglio andare!” “un giorno anchio sarò lì”ecc ecc… 

Già con il viaggio di laurea mi era capitata una cosa simile per quanto riguarda l’isola thailandese di Koh Phi-Phi, (meglio conosciuta grazie al film “the Beach”, che mi aveva cosi colpito tanto da organizzarci un intero viaggio attorno a questa visita che volevo assolutamente fare/vedere. E cosi questa volta navigando in  internet mi sono invaghito del Trolltunga (un’escursione che culmina su una lingua di roccia a strapiombo su un fiordo)…insomma io li ci volevo andare, salirci, godermi il panorama e mettermi a cavalcioni come ho visto in molte foto! …E cosi è stato… J

IMG_3413.JPGNon è stato facile. Il sentiero per l’escursione al Trolltunga parte in un paesino sperduto nell’entroterra tra Stavanger e Bergen e non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Io ho avuto la “botta di culo” di aver conosciuto Samuel e cosi dato che anche lui non era mai andato, siamo riusciti ad organizzarci in quattro e quattrotto e partire da Stavanger con la sua macchina + tenda annessa, alcune scorte di cibo e l’essenziale per un due/tre giorni in montagna! Si parte verso sera del Venerdi e sfruttando le lunghe giornate scandinave si arriva attorno alle 22 di sera con ancora un po’ di luce del giorno. Prima si costeggia in macchina montagne e soprattutto cascate (è incredibile quante ce ne siano per strada, una cosa mai vista) e poi si sale nel nulla totale della foresta dove vicino ad un parcheggio decidiamo di fermarci e accamparci con la tenda, vicino ad un gruppo di ragazzi americani anche loro pronti alla salita del Trolltunga dell’indomani. Si parte risalendo una vecchia funicolare con più di mille gradini (piccoli tasselli di legno in realtà) con tratti molto ripidi e poi si prosegue per circa 11km tra su e giù attraversando panorami davvero spettacolari.

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Il tempo tiene ma il sentiero è lungo, dopo il primo pezzo non è troppo impegnativo ma è molto bagnato, sporco e quindi fangoso. Dopo circa 5/6 ore io e Samuel arriviamo al culmine dell’escursione…eccola questa lingua di roccia quasi surreale che si proietta e domina l’intero fiordo e tutte le montagne circostanti a circa 1200m di altezza. Che spettacolo! La gente fa la fila per salirci e godersi il proprio momento, scacciare ogni tipo di pensiero anche solo per un’istante che però ci si ricorderà per molto tempo. Le persone qui sono davvero craetive e c’è chi si fa fotografare nudo, chi ha portato il costume da Superman, chi fa acrobazie ecc… solo per avere una foto artistica sul Trolltunga e per documentare il “io ci sono stato”. Ecco il mio momento…me lo godo a pieno con un bel sospiro…sedersi a cavalcioni lassù sull’orlo ti regala una magnifica sensazione, ci si sente liberi, non pensi a nulla se non ad un po’ di paura e vertigine…ma che figata…e ci sta pure una bella foto con salto!!! Trolltunga à mission complete!

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Il rientro non è comunque tanto più facile della salita e soprattutto il pezzo finale nel ridiscendere i gradini della funicolare. Samuel infatti scivola e si fa leggermente male ad una gamba  data anche la stanchezza fisica…ma non fa niente…alla fine…we did it! Poi si campeggia nuovamente questa volta in un camping organizzato con servizi ecc e come vicini di tenda ritrovo Luca e Matteo (i tassisti di Milano conosciuti a Stoccolma!

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…bello rivederli anche in Norvegia) con i quali passiamo l’ultima sera sotto un forte diluvio che ci impiomba tutta la tenda al risveglio! Già detto che Samuel è stato davvero  gentile e disponibile, ma si supera dandomi uno strappo sino a Bergen (non proprio sulla strada per il rientro a Stavanger) e cosi si volta pagina salutando il buon Samuel ed anche i due ragazzi di Milano che invece proseguono anch’essi verso Stavanger. 

Due parole bisogna spenderle anche su Bergen, cittadina turistica e vera “capitale” dei fiordi norvegesi. Bella si, mi è piaciuta, a tratti fin troppo turistica ma davvero caratteristica tra il vecchio molo (il “Bryggen” patrimonio Unesco), la funicolare con vista superba della città, le case tipiche, il mercato del pesce costellato da ragazzi spagnoli e italiani, lavoratori (ben pagati!) per la stagione estiva. Ovviamente qui il tempo è famoso per cambiare rapidamente ed infatti dal sole si passa al vento+pioggia ma ci sta… nella testa bisogna avere sempre il detto norvegese…there isn’t bad weather, there is only bad clothes! Dopo aver fatto un giro serale con un ragazzo spagnolo conosciuto in ostello e una nice talking con due ragazzi cinesi, studenti a Milano al Politecnico, è già tempo di lasciare i fiordi…(tralascerò infatti la visita del famoso e turistico tour “Norway in a Nutshell” che combina treno+boat tra Flam-Myrdal e Bergen…ci sarà un’altra occasione!)…next destination: sorpassare il Circolo Polare Artico e poi verso Nord per raggiungere le isole LOFOTEN! 

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…alla conquista del TROLLTUNGA!ultima modifica: 2013-09-24T17:40:00+02:00da raz85
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