Oltre il Circolo Polare Artico…ecco le magiche isole LOFOTEN!

Bergen-Oslo-Trondheim-Bodo. Quasi una giornata intera trascorsa in treno ed in più ultimo tratto con night train (la ferrovie norvegesi regalano a tutti il kit per il sonno stile aereo internazionale: copertina, cuscino gonfiabile, tappi, mascherina per gli occhi) e poi ti svegli che sei già oltre il Circolo Polare Artico. Da Bodo si traghetta per circa 3 ore con destinazione Moskenes, molo d’arrivo delle isole Lofoten. Traversata da dimenticare…ora capisco cosa significa mal di mare! Mare mosso e battello che si muove su e giù sbattendo violentemente sulle onde…all’inizio sembra Gardaland, poi il Titanic con tantissime persone che si sentono male (tra cui anche io, trascorro infatti la maggior parte del tempo accovacciato vicino alla porta dal bagno).

IMG_3601.JPGHo la testa che gira ancora ma quando sbarco l’impatto sulle Lofoten aiuta a star meglio e dato che non ci sono più bus che collegano Moskenes ad Å (non è un errore, è il nome del paese che corrisponde all’ultima lettera dell’aalfabeto norvegese e si pronuncia “O” ) si decide per una camminata di 5km per raggiungere il paesino più meridionale delle isole, prima tappa per la visita di questo arcipelago. Sulla strada trovo altre persone che stanno andando ad Å: prima una coppia tedesca, poi un algerino, poi un genitore con figlia sempre tedeschi e quindi tutti assieme ci si incammina con zainone in spalla (tipo pellegrini durante il cammino di Santiago) e siamo padroni della strada in questi tratti deserti dato che sono circa le 8 di sera, il tempo è abb nuvoloso  ma il tramonto regala una luce particolare e  l’atmosfera che c’è è molto particolare e mistica.

IMG_3598aaa.jpg

IMG_3702.JPGL’arrivo dalla strada in questo piccolo villaggio di pescatori con le caratteristiche capanne rosse sul mare contornato da montagne diventa magico con la leggera foschia che si crea ed il silenzio infranto solo dal rumore delle onde e dei gabbiani. Arrivo all’ostello che gestisce alcune di queste rorbuer sparse per il paesino (sono vecchie capanne/palafitte utilizzate anticamente dai pescatori che si sono trasforamte in accomodation per turisti)  e ottengo un upgrade della camera dato che da oggi (20/08/13) è il primo giorno della stagione invernale e molte rorbuer sono chiuse: stanzetta con finestra vista mare sul molo con abbaino e soppalco di legno.

IMG_3628.JPGSveglia, breakfast a buffet ottimo (mi faccio anche furtivamente laIMG_3618.JPG scorta per il lunch J con pane + merluzzo spalmabile, che diventerà il mio kit di sopravvivenza qui alle Lofoten…devo pur ammortizzare gli elevati costi norvegesi!) e giretto del paese sotto una leggera pioggia ed un forte vento. Trovo un cartello con scritto in italiano “Museo dello Stoccafisso”…eh si le Lofoten sono famose per il merluzzo e soprattutto per lo stoccafisso (l’Italia è infatti il principale importatore dalla Norvegia di questo prodotto), ci sono infatti strutture di legno ovunque dove vengono fatti essicare naturalmente i merluzzi pescati durante l’inverno. Dopo essermi fatto una cultura sul merluzzo, scambiato due chiacchere con una guida locale ed aver esplorato il paesino davvero minuscolo rientro in ostello perchè il tempaccio non da tregua e non riesco a ritrovare ne i tedeschi ne gli algerini. Verso sera avviene una leggera schiarita e subito mi proietto al molo per alcune foto panoramiche pazzesche con la luce del cielo che regala schiarite e poi di nuovo tratti neri prima di un altro acquazzone che nella fretta mi fa perdere dallo zaino il gilet di micropile di mio papa e le noccioline (Notti Frutti, lo student’s food norvegese)! L La mattina dopo tempo leggermente migliore (o cosi sembra dato che cambia molto rapidamente) e subito come prima missione ritrovare il gilet…eccolo impiombato d’acqua attaccato ad un palo di legno con noccioline nella tasca!…e bravi i norvegesi! J .

IMG_3669.JPG

IMG_3700aa.jpg

Decido di prendere il pullmann per spostarmi in un altro paesino per fare qualche hiking e sul bus trovo una coppia milanese (Edoardo e Sara) conosciuti la sera prima al tramonto sul molo. IMG_3718.JPGOltre a loro ci sono altri due ragazzi italiani come me in viaggio in solitaria: Antonio o Bruno (quale è il vero nome?) da Napoli e Daniele, romanaccio DOC. Giornata splendida grazie all’ottima compagnia trovata. Nonostante il tempo faccia i capricci si va prima in spiaggia a Ramberg (mezzaluna di sabbia bianca fine e acqua pulitissima…siamo sicuri di essere oltre il circolo polare artico?) e poi tappa a Reine per affrontare il verticale Reinebringen (monte sopra il paesino di Reine da dove si gode di una delle viste panoramiche + famose delle Lofoten).

IMG_3730.JPGEdoardo e Sara ritornano verso Å  e rimaniamo noi tre viaggiatori in solitaria pronti per la sfidante risalita (dichiarata dalla guida: short but challenging) e come se lo sarà! Alla partenza leggera schiarita e qualche raggio di sole ma è solo un’illusione…dopo 10 minuti ecco la pioggia!…pronti via scivolo su un masso e la mia macchina fotografica ne risentirà di questa caduta…vetro del display rotto! (funziona ma non vedo più cosa sto fotografando L). Si risale prima nel bosco tra radici e massi bagnati, fango e tratti con la corda di appoggio per arrampicarsi letteralmente sul pendio. Ultimo pezzo sempre più tosto e ripido tra vari massi e fiumiciattoli che attraversano il sentiero…dopo un ora e mezz di fatica eccoci all’apice…purtroppo molte nubi, pioggia e vento anche se per poco ci sono schiarite e si nota il panorama fantastico dell’arcipelago! E’ comunque motivo di soddisfazione esserci arrivati ed aver conquistato la vetta!…ora solo un problemino…bisogna anche scendere ed in queste condizioni è molto più impegnativo della risalita…vero Bruno?…scivola più e più volte ricoprendosi di fango gli unici pantaloni di jeans che aveva (sta infatti aspettando il bagaglio smarrito dalla compagnia aerea!).

IMG_3736.JPG

IMG_3737bb reinebringen group pics.jpg

Stanchi, sporchi ma più uniti e soddisfatti di aver superato queste difficoltà si rientra verso Å dove tutti assieme si conclude la giornata con una bella pasta per tutti!…per cena si aggregano anche due ragazzi di Forli e un ragazzo di Varese che vive a Girona appena arrivati anche loro nel villaggio. Tempo di salutare Daniele, Bruno, Edoardo e Sara che devono rientrare mentre io mi organizzo un attimo con i nuovi arrivati…l’intenzione per l’indomani è risalire le Lofoten da Sud a  Nord ed arrivare nell’ultima isola dell’arcipelago!… 

 

IMG_3761 lofoten group pics.jpg

Oltre il Circolo Polare Artico…ecco le magiche isole LOFOTEN!ultima modifica: 2013-09-28T15:49:00+02:00da raz85
Reposta per primo quest’articolo