Bike To Work…tra pensieri e pedalate…
BEEP….colpo di clacson. BEEEP BEEEP altri colpi di clacson. Osservo tra i finestrini delle auto e vedo un uomo che sbraita e impreca alzando le mani e dicendo chissà cosa, una signora invece con il telefono all’orecchio, un altro che probabilmente anche lui lancia qualche madonna all’interno del suo abitacolo. Poi una lunga fila di lucine rosse, è una coda di auto ferme ad un semaforo ed è una scena che poi rivedo anche dal ponte che attraversa la tangenziale Ovest di Brescia…quante auto a passo d’uomo, che ingorghi, quante persone “intrappolate” in questo lasso di tempo che vola via…e non ci torna più indietro. Rallento e rifletto, è una sorta di meditazione attiva dove la testa per fortuna vaga tra pensieri indefiniti ed è utile a volte per metabolizzare certe dinamiche, certe situazioni e rendermi conto che tutto questo tempo alla fine lo buttiamo via cosi…tra colpi di clacson, frenate, stress ed imprecazioni varie…
Io ‘oggi’ ho un punto di vista privilegiato. Osservo e mi ritengo sicuramente fortunato (in ogni cosa una buona dose di “c _ _ _ serve sempre), ma sono contento e soddisfatto anche perché me lo sono cercato, voluto e ritagliato questo momento. Sono in bicicletta, all’aperto, pedalo sereno e posso osservare la vita che scorre in questa frenetica routine della stragrande maggioranza di persone e lavoratori. Sono a cavallo tra la Franciacorta ed il centro cittadino di Brescia, circa 12km tra Casa e Lavoro. Il mio classico percorso è prevalentemente su ciclabile con sede separata, volendo anche un po’ di sterrato, qualche salitina, ed infine un po’ di centro cittadino (non siamo ai livelli delle città del Nord Europa sicuramente nè come cultura della bici nè come infrastrutture e ci sarebbero tante cose da migliorare, ma non mi posso certo lamentare e negli ultimi anni a Brescia tanto è stato fatto e la direzione è sicuramente quella giusta!). È il mio tragitto abituale del “Bike to Work”, BTW o B2W per gli amici. È da un annetto che ci frequentiamo con regolarità eheh (dopo questi primi 4mesi nel 2024 ho superato gli 800km pedalati per un risparmio equivalente di CO2 di più di 110Kg) ed è diventato per me a volte quasi un’esigenza, un atteggiamento mentale e spesso molto più di un dovere/piacere, un qualcosa da fare circa due o tre giorni alla settimana in modo da alternare la classica routine casa-auto-lavoro-auto-casa (per non parlare delle tempistiche che non sono comunque uno svantaggio importante, ma anzi su una tratta del genere quando c’è molto traffico sono praticamente le stesse di quando utilizzo l’auto…).
È un bel modo di stare all’aperto, di non chiudersi in questi oppressi spazi chiusi che limitano il campo visivo, l’immaginazione e spesso la concentrazione. Sono diventato un più attento osservatore e si notano cose che magari erano sempre li sotto il naso, ma non venivano neanche notate. Trovo davvero giovamento e posso confermare personalmente un beneficio psico-fisico. Non voglio esagerare e diventare un estremista per cui cerco di tenere un buon equilibrio che ritengo sia sempre la cosa migliore, cercare di seguire la cosiddetta ‘Via di Mezzo’, come suggeriscono anche alcune culture orientali come lo Zen Buddista, quindi un giusto mix adatto alle varie esigenze senza eccedere da un lato o dall’altro. Tornando alle cose più materiali, praticare con regolarità il Bike To Work porta poi sicuramente in luce una tematica molto sentita ed è un piccolo gesto per mettere in pratica quella “Sostenibilità/Mobilità Sostenibile” tanto nominata, ma probabilmente ancora poco attuata concretamente dai più. Una pedalata anziché una sgasata di acceleratore è un piccolo passo sostenibile, utile per l’ambiente, per noi stessi e dunque per il pianeta su cui viviamo. Il risparmio c’è ed è tangibile: utilizzando la bicicletta come mezzo di trasporto non inquino e dunque non emetto CO2 nell’aria, risparmio carburante e di conseguenza tengo in tasca qualche soldino in più. Poi ho personalmente la fortuna e sono contento di abitare ora a Gussago, dato che il Comune ha lanciato per i Residenti questa bella iniziativa “io Viaggio in Bici” che prevede anche un piccolo incentivo economico per i km percorsi in bici anziché in auto per recarsi al proprio luogo abituale di Lavoro/Studio. Oltre a questo c’è anche una classifica tra gli aderenti e per me che sono uno sportivo un pizzico di sana competizione può essere un altro piccolo incentivo. Sono felice di partecipare e sfruttare questa opportunità che altro non è che una spintarella utile per cambiare le abitudini e il comportamento di noi cittadini.
Pedalare, fare un po’ di fatica e accettare un po’ di “scomodità” per andare a lavorare (a volte fa molto freddo…le dita delle mani se lo ricordano bene…a volte si suda tanto, se piove ci si bagna, ci si può sporcare più facilmente ecc ecc…ma per fortuna esistono i bagni o ancora meglio a volte gli spogliatoi per cambiarsi e rinfrescarsi). Ritengo sia davvero una bella cosa, semplicemente per essere un pochino più sereni nella vita di tutti i giorni e ridurre tutta quella aggressività che si cela dentro l’abitacolo di un’automobile. Forse è anche un piccolo atto sovversivo in questa società piena di eccessi e che va sempre troppo di fretta…chissà dove poi… È un piccolo cambiamento delle nostre abitudini (certo non per tutti è fattibile e molto dipende da tanti fattori esterni) ma sono anche sicuro che per molti lo potrebbe essere…basta avere la giusta volontà, organizzarsi e metterci un po’ di impegno…io il mio piccolo contributo sono contento di darlo e sono felice di condividerlo…per me oltre alla serenità che mi regala e che mi tengo stretto, significa soprattutto anche libertà e questo non ha davvero prezzo!
Non si smette di pedalare quando si invecchia, si invecchia quando si smette di pedalare (cit. Ciclista Anonimo)