ALLA SCOPERTA DELLE MARCHE!!!

In questo blog non avevo ancora raccontato nulla su destinazioni e piccoli viaggetti vissuti in Italia, fino ad adesso avevo scritto solamente su racconti di viaggi all’estero che attraggono per la diversità dei paesaggi, della cultura, della gente, delle tradizioni ecc…però credo che raccontare anche viaggi all’interno del nostro paese visitando di volta in volta le varie zone d’Italia sia molto interessante e spesso come mi è accaduto e mi sta accadendo ho trovato dei posti, storie, persone, luoghi davvero incantevoli degni di essere raccontati più nello specifico per le emozioni e riflessioni trasmesse.

 E cosi dopo un bellissimo weekend lungo trascorso a Settembre in Toscana, più specificamente in Val d’Orcia (purtroppo non ancora raccontato in questo blog, ma spero di poterlo fare presto) la prossima destinazione scelta sono la Marche (tecnicamente è un week-end scelto come regalo di compleanno per Alessandra).

Un viaggetto “on the road” che ci porterà in provincia di Ancona, più precisamente in una frazione di Arcevia tra le colline marchigiane e i suoi castelli e borghi medievali fino ad arrivare a due passi dal mare visitando le magnifiche Grotte di Frasassi e città d’arte come Urbino.

Ma partiamo con ordine…dopo circa 4 ore di macchina eccoci arrivare senza troppi problemi alla nostra casa per questi 3 giorni (Antico Borgo – country house) un agriturismo presso Castiglioni (frazione di Arcevia) davvero incantevole per struttura e location. L’edificio è tutto con pietre a vista che ricreano la vita di un piccolo borghetto medievale con stanze e viuzzole strette e su diversi livelli. Il paesaggio attorno poi è stupendo essendo isolato ed immerso nelle colline marchigiane che brillano per il loro verde acceso e per i pendii ripidissimi che formano “panettoni” morbidi da attraversare su e giù percorrendo questa bellissima zona in macchina o meglio ancora con una bella moto (per il momento ci si accontenta dell’auto!).

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Prima tappa obbligata alle celebri Grotte di Frasassi ad appena 20km dal “nostro” borgo. La struttura turistica è organizzata benissimo e cosi parcheggiato la macchina prendiamo il biglietto e il bus navetta che ci porta sotto alla Gola di Frasassi all’entrata delle grotte. Per la visita siamo fortunatamente un piccolo gruppetto (una quindicina di persone) e la nostra fortuna non finisce qui. Ci capita secondo me una guida che è davvero un gran personaggio! Il buon Maurizio è preparatissimo e allieta piacevolmente la visite delle Grotte con i suoi escursus, i nomi fantasiosi alle concrezioni ed alle formazioni rocciose e la chiarazza nelle spiegazioni (è precisissimo e a volte un po’ troppo in stile militare…”fila indiana e state sulla destra! Spostatevi e lasciate passare il gruppo sulla sinistra!Presto signori muovetevi, arrivano gli Unni!!”riferendosi alle scolaresche in arrivo ecc ecc). Forse finalmente grazie anche lui adesso ricorderò bene la distinzione di stalattite (dall’alto in basso) e stalagmite (dal basso in alto) eheh! Una cosa che ci ha colpito molto delle grotte è la percezione errata che si ha delle dimensioni e profondità…sbalorditivo. Nota negativa: non si possono fare nè foto né video…L anche se la tentazione era forte…ma forse è giusto cosi e comunque consiglio a tutti di andare a visitarle…sono bellissime ed è davvero interessante capire sia la loro formazione che la loro scoperta).  

Lasciate le grotte alle spalle facciamo tappa all’abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse, tenuta molto bene e molto bella per la sua posizione nella vallata sotto la gola. Qui entriamo in un museo adiacente e conosciamo un altro alquanto “strano” personaggio: Gilberto, protettore del fossile di ittiosauro (una specie di pescione-lucertola di milioni di anni fa) che ci invita ad iscriversi al suo gruppo di “facebukke” amici di Marta (nome dato al fossile per la somiglianza con la gallina di Lupo Alberto appunto Marta….bah?!).

Dopo questa piacevole sosta lasciamo la macchina sul ciglio dellla strada e ci incamminiamo per un sentiero in salita che conduce al Tempio del Valadier e al santuario della Madonna di Frasassi. Dopo circa 700m di piacevole stradina ecco nella cavità della montagna sbucare l’imponente tempio a pianta ottagonale. L’interno lascia un po’ a desiderare ma l’esterno è davvero suggestivo come struttura incastonata nella roccia e con alle spalle una grotta da esplorare. Accanto ad esso anche un piccolo santuario costruito nella roccia…piccolo e molto carino…Alessandra lascia anche una graziosa frase sul “libro dei visitatori”…carinaa J

 

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E’ tardo pomeriggio e rientriamo già soddisfatti della giornata verso il borgo passando per Genga (paesino deserto praticamente senza abitanti). Ora è tempo di goderci il nostro bel posticino scelto su internet e cosi durante un aperitivo con due generosi bicchieri di vini locali (un bianco Verdicchio e un rosso Conero) conosciamo meglio il proprietario Fabrizio con la moglie Samira che hanno vissuto per un periodo all’estero in Belgio + tre bambini oltre ad un cane ed un paio di gatti (la sera un gattino si incastrerà in una condotta e serviranno i vigili del fuoco fino al giorno dopo per liberarlo). Per concludere la giornata non poteva mancare la cena tipica sempre consumata nel borgo che è anche ristorante e cosi ci abbuffiamo di crescia (una specie di piadina-pizza-focaccia calda da gustare con salumi e formaggi del posto) e di altri tanti svariati cibi locali.

Il sabato mattina la sveglia è puntata presto e dopo una splendida colazione all’aperto oggi è una magnifica giornata e decidiamo cosi di fare tappa mare…destinazione Riviera del Conero con il suo parco naturale. Dopo un’ora di macchina arriviamo subito a Sirolo, un paesino a strapiombo accanto al monte Conero (circa 600 m) e cosi giù in picchiata alla spiaggia Urbani che si rivela ancora meglio di quanto visto nelle foto. Acqua cristallina, spiaggia quasi deserta e alle spalle da contorno le bianche rocce calcaree del monte a picco sul mare blu. Il sole è molto caldo e picchia forte e cosi ci scappa anche il primo bagno stagionale al mare…che figata! Dopo aver mangiato in spiaggia ci spostiamo a Numana per andare in traghetto alla spiaggia delle due sorelle (la più famosa del Conero) ma non è ancora stagione e non ci sono traghetti (peccato…ma la useremo come scusa per ritornarci) e cosi ci scappa la pennichella in spiaggia che poi la sera ci costerà cara e si trasformerà in quasi ustione!!! Prima di andare via ultima tappa a Sirolo centro per un gelatino in terrazza vista spiaggia e parco naturale del Conero e alla ricerca di una farmacia per le mie vesciche ai piedi post-partita di squash del giorno precedente!

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Il ritorno in macchina nell’entroterra marchigiano è sempre piacevole con le stradine che attraversano paesini come Montecarotto, Serra dei Conti e Castiglioni su e giù per questi ripidi panettoni verdi e superando le collinette con i vari borghi medievali dove il tempo si è fermato e la gente del posto (principalmente anziani) sono sempre contenti e felici di vedere visitatori e non si trattengono a raccontare qualcosa della loro vita.

La sera siamo cotti (in tutti i sensi visto anche il colore della pelle) e cosi ci fermiamo ancora al ristorante del borgo (ah il gattino nel frattempo è stato liberato) in compagnia di un’altra coppia in viaggio in moto nello stesso agriturismo. La mattina dopo un’altra abbondante colazione all’aperto e alcune foto di questo bellissimo posto siamo pronti per salutare i gentili e cordiali proprietari e cosi cartina alla mano partiamo per strade interne per visitare brevemente qualche altro borgo della zona (Castiglioni ed Arcevia in particolare) e dopo circa un’oretta di stradine interne e qualche bivio errato arriviamo ad Urbino, ultima tappa del nostro weekend marchigiano on the road.

Patrimonio dell’Unesco non a caso direi…la cittadina universitaria  è piena di turisti ed infatti essa fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano sotto la signoria di Federico dei Montefeltro, nonchè casa natia di Raffaello Sanzio. Trovato un parcheggio tattico (tecnicamente in divieto…ma ci andrà bene!) ci incamminiamo nel centro storico che si estende più verticalmente che orizzontalmente ed infatti le salite e le scalinate sono diciamo…interessanti! Sbuchiamo nella piazza principale con il duomo (non eccezionale) e il palazzo ducale…davvero enorme…e cosi scendiamo di un livello per un caffè in un bar all’aperto fronte palazzo con la sua facciata più classica e le sue torri a dominarci!  

Ultimi scatti qua e là per le viuzze storiche e poi via di ritorno alla macchina…un gran bel weekend…una regione secondo me molto sottovalutata ma ricca di paesaggi e luoghi stupendi che ci porteremo dentro e che meritano di essere visti e vissuti!

…quindi un consiglio…fateci un bel weekend o anche di più se si può…alla scoperta delle Marche!

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ALLA SCOPERTA DELLE MARCHE!!!ultima modifica: 2012-05-01T22:51:00+02:00da raz85
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