Spagna

Adios VALENCIA!

10/04/11 ore 9.05: volo Ryanair Valencia-Bergamo. Siamo arrivati alla fine della mia esperienza spagnola, un’ esperienza sicuramente superpositiva che mi ha permesso di imparare una nuova lingua che non avevo mai parlato, di provare un’esperienza di lavoro all’estero, di conoscere una città splendida e vivibile, tantissime buone e belle persone e che mi ha permesso oltretutto di viaggiare un pochino alla scoperta dei posti e della cultura della Spagna…insomma un’altra bellissima esperienza di vita!

Facendo il solito bilancio finali di sensazioni, pensieri, e riflessioni di quello che è stato e di quello che ho vissuto diciamo che la valutazione finale è decisamente positiva per i motivi che già sopra ho detto. Della città in sé e per sé già ne avevo parlato un pochino nel primo post e alla fine posso solo confermare quello che già avevo accennato. Secondo me Valencia è proprio una città bella per poterci vivere (più che da visitare in mia opinione, anche se comunque la Valencia turistica ha molto da offrire) con i suoi efficienti spazi verdi (giardini, parchi, piste ciclabili, strade ampie) da sfruttare per tantissime attività all’aria aperta; con le sue attività culturali ed extra-culturali; con gli orari e il ritmo vita della cultura spagnola a cui è difficile non adattarsi con piacere; con un clima favoloso per tutto l’anno e soprattutto per la playa dove già adesso sembra di essere in piena estate!

Oltre a tutto questo il mio giudizio superpositivo è dovuto alle conoscenze avute e i legami che si sono creati con le persone conosciute in questi 4 abbondanti mesi…più di tutti le persone conosciute tramite il Couchsurfing (vedi post precedente) che adesso posso dire si siano trasformati in veri e propri amici con cui ho condiviso molto in questo periodo, senza tralasciare le “compañere di piso” con cui ho condiviso la casa e le uscite in questi mesi, i colleghi di lavoro e le altre varie conoscenze. Ovviamente è stata importante anche la presenza di persone (specialmente una) che non erano fisicamente qui in Spagna ma mi sono state sempre vicine e anche alle persone che ho ricevuto in visita a Valencia in questo periodo.

Detto questo, infatti nel momento dei saluti finali un po’ di tristezza è arrivata perché comunque il legame che si è creato era forte, ma credo che con alcuni di loro non sia comunque un addio, ma un arrivederci…anzi, alla prossima visita un posto da dormire (un vero e proprio couch) sono sicuro di poterlo trovare facilmente!

Gracias a todos…hasta luegoooo Valencia…a presto!!!!

P1100238.JPG

Spagna…on the road!

P1100325.JPG

L’opportunità di vivere a Valencia per un po’ mi ha dato anche l’opportunità di fare quello che adoro di più: viaggiare alla scoperta di posti nuovi. E così avendo una buona base geograficamente strategica non mi sono lasciato scappare la possibilità di visitare un po’ di Spagna. Oltretutto dall’aeroporto di Valencia con la compagnia Ryanair ci sono molti voli economici e offerte interessanti e così tenendo sotto controllo alcune destinazioni spagnole alla fine sono riuscito a visitare Siviglia, Madrid, Cordoba e Granada.

In generale sono rimasto affascinato dall’Andalucia…che ritengo adatta a visitare on the road, cioè visitando le città principali e spostandosi su strada perché merita già parte del viaggio il solo spostamento da un posto all’altro. I paesaggi sono bellissimi, pieni di ulivi, piante di aranci e sempre con un terreno ondulato e quindi è un piacere guidare e trascorrere un po’ di tempo su e giù per queste strade andaluse. In riferimento a questo io e le mie due “compañere de piso” abbiamo organizzato questo mini-trip andaluso “on the road” con prima tappa Cordoba, poi Granada e poi ritorno verso Valencia.

Le città andaluse si distinguono per la loro ancora visibile dominazione araba avvenuta prima della Reconquista cristiana e quindi assumono un po’ tutte quel tocco e quello stile orientale-arabeggiante che a me personalmente piace molto. Cordoba è una città piccolina sulle sponde del Rio Gualdalqvir visitabile comodamente tutta a piedi, caratterizzata da un dedalo di viuzze strette tra le case tutte dipinte di intonaco bianco con i profili color amarillo e i vari patios e piazzette contornate da piante di aranci. Anche avendo la mappa tra le mani alla fine ci si perde in queste strette vie, ma è un piacere perdersi e scoprire vicoletti o posticini nascosti soprattutto nella juderia ( il quartiere ebreo). Poi la sera ci si lascia trasportare dal clima locale e quindi via di tapas, prodotti locali e per concludere la serata spettacolo del vero Flamenco, dato che le sue origini sono proprio da queste parti!

Proxima parada: Granada. Città molto più grande e turistica di Cordoba, ma altrettanto interessante e bellissima da visitare con il rinomato e famoso palazzo dell’ Alhambra (incantevole!!!) alle cui spalle spuntano le cime innevate della Sierra Nevada. Anche qui bellissimo il quartiere arabo sempre ricco di viuzze che si snodano su&giù per la città sempre ricche di mercatini, delle mitiche teterias dove gustarsi un buon tè e altri posticini supercaratteristici in stile oriental!

Poi sfruttando sempre i voli economici Ryanair si va a Sevilla dove mi incontro direttamente in loco con alcuni degli amici di paese con cui condividiamo un appartamento per 3-4 giorni. Anche Siviglia mi è piaciuta moltissimo, chiusa al traffico nel suo centro storico e quindi piacevolmente visitabile tutta a piedi tra la Cattedrale, la Giralda, la Torre dell’Oro sulle sponde del Guadalqvir e ad anche qui l’immancabile quartiere arabo sfruttato per mangiare e soprattutto bere qualcosa all’aperto nei tanti barettini e locali! Anche la sera è abbastanza movimentata la città, un po’ colpa dei tanti localini (di tutti i tipi!) o forse anche degli eccessivi chupito di Legendario!

Ultima grande città visitata è la capital…Madrid…vista in dolce compagnia, ma che rimando a giudizio una prossima volta per qualche problemuccio avuto (furto!) e che quindi ha rovinato un pochino lo stato d’animo e la visita della capitale spagnola…L

Poi in programma c’era anche una tappa al nord della penisola iberica, specialmente nei paesi baschi, ma poi l’opportunità è sfumata e quindi anche qui rimando ad una prossima volta. Comunque città e cultura spagnole viste e vissute e quindi pienamente soddisfatto dei viaggetti interni di questo periodo sfruttando la base strategica e funzionale di Valencia e sempre con l’occhio e clic pronto per prenotare qualche buona offerta e occasione di viaggio!

 

 

LAS FALLAS…non una festa qualunque!!!

…da quando sono arrivato qui a Valencia parlando con la gente del posto, e non solo, e dicendo che stavo qua fino ad aprile, tutti mi dicevano…ah bene allora sei qui per Las Fallas, riesci a vedere Las Fallas ecc ecc… insomma tutti me lo raccontavano come l’evento dell’anno qui a Valencia. Ora che le ho vissute di persona posso capire e posso pienamente confermare cotanta attenzione e attesa.

Innanzitutto ho caP1100997.JPGpito adesso perché l’ultimo dell’anno è stato cosi, permettetemi il termine, “malcagato” (qualche fuoco d’artificio alla mezzanotte e niente di che per la città)…ora ho capito che l’anno qui a Valencia ufficiosamente si divide in pre-Fallas e post-Fallas. I preparativi di questa festa per i valenciani durano tutto l’anno ed infatti già a gennaio si iniziava a parlare dei preparativi sempre più spesso, soprattutto per tutte le ragazze (dalle signore alle bambine) che dovranno poi fare “las falleras” con il loro classico abito e capigliatura della festa.

Las fallas iniziano ufficialmente il 1 marzo e finisco il 19 dello stesso mese, ma la settimana più intensa e ricca di eventi è l’ultima dal 15 al 19!…questa settimana è incredibile, letteralmente pazzesca: la città si blocca completamente, la gente si raddoppia, triplica, riempiendosi di turisti da tutte le parti del mondo. Infatti molti valenciani mi rivelano che, dopo averle vissute un paio di volte, odiano las fallas perché per una settimana per loro diventa impossibile girare con la macchina perché in ogni parte della città vengono chiuse le strade, le persone del centro non dormono più e quindi molte persone locali preferiscono scappare e andare in vacanza in questo periodo. Per il turista ovviamente tutto l’opposto, vuole vivere las fallas al 100% e quindi il fatto di stare in giro tutto il giorno, dormire poco e fare festa giorno e notte assistendo agli eventi organizzati diventa obbligatorio!!!

Quello che personalmente più mi ha colpito è in generale l’atmosfera di festa che si respira per la città, la quantità di gente che partecipa attivamente a tutto e soprattutto l’incredibile “scoppiettio” o meglio “esplosioni” di petardi e botti durante tutto il giorno (ma perché gli spagnoli vanno così pazzi per i botti???). A qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi zona della città si posso sentire petardi che scoppiano lanciati specialmente da ragazzini e bambini spesso incomprensibilmente invogliati dai genitori. In questa festa mi spiegano che praticamente tutto quello che solitamente è proibito durante l’anno, durante questa settimana “tutto” è possibile e lecito e così se ne possono vedere, e sentire, di tutti i colori per la città.

Il nome “fallas” deriva dalle sculture che vengono create per ogni barrio (quartiere) della città, in totale quasi 400!!! Praticamente scultori e artisti locali durante tutto l’anno costruiscono questi “monumenti” di legno, cartapesta (ora con materiali più chimici, tipo poliespanso ecc) che vengono posizionati per le strade durante l’ultima settimana per essere mostrati ai turisti e alle varie commissioni, in quanto partecipano ad un concorso (stile carro di carnevale) dove viene eletto un vincitore e altri vari riconoscimenti per le varie categorie (il processo che ci sta sotto è molto più complicato e comunque da quanto ho capito il tutto è molto sentito per ogni quartiere della città che può dare prestigio, orgoglio e dinero al quartiere) e che poi l’ultima sera del 19 marzo, per vanificare tutti gli sforzi, vengono bruciate sotto la vigilanza dei pompieri o meglio “bomberos” che controllano le altissime fiamme e il calore che viene sprigionato durante la cremà che è appunto il rogo finale di tutte queste sculture!…poi basta cantare in mezzo alla folla “bomberos maricones,bomberos maricones…che dal calore che ti era venuto addosso ti ritrovi bello bagnato dai loro getti d’acqua!!!

Venendo agli eventi ufficiali quello che più mi ha colpito e che da inizio alla giornata è la mascletà. Ogni giorno dal 1 al 19 marzo alle 14 in punto migliaia di persone si danno appuntamento nella piazza centrale della città (Plaza de l’Ayuntamento) dove per 5 minuti ogni ditta pirotecnica incaricata dal comune fa esplodere dei botti davvero assordanti che fanno vibrare e tremare tutto…difficile da descrivere ma è davvero incredibile, sembra di essere al centro di un bombardamento di una guerra!!!…il concetto è abbastanza stupido, perché per raggiungere la piazza bisogna partire almeno un’ora prima, fare coda sul metro o su qlsiasi mezzo pubblico, aspettare un’ora in piedi (stile concerto), sopportare calore (quando c’era il bel sole si arrivava a 28 gradi di giorno!) e un’immensa folla accalcata, infatti c’è una vera lotta tra le persone per arrivare il prima possibile e assicurarsi un posto vicino alle barriere per essere ancora più partecipe ai botti, dove più rumore e casino si percepisce e più bello e avvolgente è!!!

…dopo 5 minuti tutto finisce…e via…la gente si dilegua tra le strade e le piazze…si va a mangiare, si comincia a bere…il tutto per le strade tra artisti di strada che improvvisano musica, chioschi di churro e chocolate (una bontà!!!) e vari stand per vicini ad ogni fallas sfornano cibo e varie bibite!!!

Ogni giorno poi nell’ultima settimana anche per la sera il programma è ricco e tra varie cose (mercatini, corride, sfilate ecc) spiccano i fuochi d’artificio…quelli veri…non solo botti!…Specialmente da ricordare è la sera del 18 (chiamata “la nit del foc”)…è la serata dei fuochi d’artificio più attesi lanciati dal Rio Turia…mezz’ora di spettacolo puro…mai visto una roba del genere!!! Finiti i fuochi gli ultimi giorni per chi vuol far festa fino in fondo ci sono le verbene; cioè in ogni barrio si montano concerti di vari gruppi per le strade tra i vari stand e si tira avanti a far festa fino a mattina, sempre con “sottofondo” di petardi e botti vari (alcuni pericolosi visto che vengono lanciati senza troppi problemi in mezzo alla gente, soprattutto di notte quando la gradazione alcolica in generale è abbastanza elevata!!!

Insomma Las Fallas, una festa a cui bisogna almeno una volta partecipare…una città che per una sette giorni viene trasformata…una settimana incredibile da vivere intensamente!!!

…per chi vuole approfondire…http://it.wikipedia.org/wiki/Fallas o altrimenti per i più audaci una versione in spagnolo molto più dettagliata…http://es.wikipedia.org/wiki/Fallas_de_Valencia

 

…Quelli del couchsurfing…

molto probabilmente sarà una delle migliori scoperte di questa esperienza all’estero a Valencia, per tutte le nuove conoscenze che ha portato, per le avventure fatte e i posti visitati, per le serate organizzate, per tutti gli altri eventi e iniziative a cui sono venuto a conoscenza relativi alla città di Valencia…..eh si….sto parlando del gruppo COUCHSURFING di Valencia!!!…davvero una bella scoperta.

Albufera.jpg

Per chi non ne avesse mai sentito parlare consiglio una rapida lettura qui http://it.wikipedia.org/wiki/Couchsurfing , intanto proverò anch’io a darne una definizione per quello ho visto e vissuto di persona. Principalmente couchsurfing è una community on-line di persone che hanno creato questa “rete sociale” in tutte le città più importanti del mondo. Questo sito web è stato creato con lo scopo principale per essere di supporto per i viaggiatori low cost diciamo, per poter contattare persone in internet della città di destinazione che mettessero a disposizione un posto per dormire o meglio il loro divano per ospitare qualche notte questi viaggiatori, da qui appunto il termine “couch”=divano e “surfing”=cercare in internet. Però non è solo questo ma è molto di più!!!…basta iscriversi semplicemente in internet al sito web e trovare la community che si preferisce, nel mio caso Valencia, e poi trovare i vari sottogruppi di interesse per rimanere aggiornato su eventi, meetings e iniziative di tutti i tipi come per esempio il sottogruppo sport, cultura, lavoro ecc…

E così una volta iscritto a questo gruppo non mi è rimasto che tenere controllato il sito web e la posta dove qualsiasi persona registrata può vedere o creare un post, cioè un argomento di discussione, e chi è interessato alla proposta può rispondere per partecipare all’argomento proposto. Un esempio stupido… “io una sera sono da solo e non so cosa fare…posso creare un post con scritto: qualcuno viene a bere qualcosa stasera in centro a Valencia? Ci troviamo alle 22 in plaza de la Virgen!” chi è interessato può rispondere a questo msg pubblico proponendo cosa fare e così via…e così poi si esce, conoscendo sempre nuove persone da ogni parte del mondo che magari per lavoro o per studio, tanti residenti o semplicemente molti qui qualche giorno per vacanza si trovano qui a Valencia!…e così effettivamente è andata la prima volta…mi sono aggregato ad una proposta che era stata creata da qualcuno e ho iniziato a conoscere tantissima gente condividendo serate e attività sempre diverse…si passa da una serata a bere e mangiare in centro un po’ di tapas, serate al cinema, attività di sport e escursioni nei dintorni di valencia, iniziative culturali di ogni genere e tanto tanto altro… in comune a tutto questo è che sempre si incontrano belle persone sempre pronte a conoscere gente nuova, di ogni età, pronti sempre a divertirsi…creando così un vero gruppo qui a Valencia con persone di tutto il mondo… per esempio l’ultima radunata è stato un pranzo a casa di un napoletano che vive qui nelle campagne fuori valencia dove ognuno ha portato qualcosa da bere e poi si è condiviso tutto con tutti facendo una bella e gigantesca paella e tanta carne al barbecue!!! Piccola cosa da notare…eravamo in 60 persone tra valenciani, italiani, tedeschi, francesi, americani, cinesi, algerini ecc ecc…

Un’altra cosa, scoperta la prima volta grazie ad un post messo proprio qui su couchsurfing di valencia, che mi è piaciuta moltissimo e che continuo ad andare è il Language Exchange o Intercambio de Idioma!!!

Praticamente qui a Valencia in un normalissimo bar il martedi (poi in realtà altre cose simili sono organizzate quasi ogni giorno in città) una scuola di lingue organizza il Language Exchange. Praticamente ci sono una decina di tavoli da 5-6 persone nel bar e sopra ogni tavolo una bandierina di diverse nazioni (3 o quattro bandierine di inglese, una tedesca, una francese, una italiana, una portoghese ecc)…e ai rispettivi tavoli si parla quella rispettiva lingua. Quindi il concetto è semplice, si arriva nel bar, ci si siede dove si vuole praticare la lingua che si preferisce (io sempre vado a sedermi in qualche tavolo di inglese) e si inizia a parlare liberamente con altre persone che sono li per lo stesso motivo, mantenere praticato una lingua straniera bevendo una birra e socializzando sempre con nuove persone…ah spesso per ogni tavolo c’è una persona madrelingua cosicchè si può realmente parlare e apprendere la lingua desiderata! Ultima cosa da dire è che ogni venti minuti suona la campanella e quindi di conseguenza bisogna cambiare la lingua…quindi si torna allo spagnolo solitamente….cioè se sono ad un tavolo per l’inglese al suono di campanella si cambia e sempre con le stesse persone e lo stesso discorso non viene + fatto in inglese ma in spagnolo e così via!….non è facile, soprattutto le prime volte, ma lo trovo geniale e super utile soprattutto ad una persona come me che così posso praticare lo spagnolo mantenendo nello stesso momento allenato l’inglese!!!

ah dimenticavo che abbiamo provato, qui nel nostro appartamento a Valencia, il vero scopo del couchsurfing ospitando per qualche notte nel nostro super divano, o meglio couch, un “vagabondo” yankee americano (Rubin) che era in viaggio in solitaria qui in Spagna…un bravissimo ragazzo sempre sorridente e comunque anche questa è una bella esperienza per quello che si può dare all’ospite e per quello che una persona perfettamente sconosciuta ti può dare…

Insomma queste sono solo una delle tante belle attività scoperte grazie al couchsurfing (l’ultima in programma è la cosiddetta invasione dove una comunità come questa di Valencia “invade” un’altra città spagnola venendo interamente ospitata da un’altra comunità couchsurfing che si preoccupa dell’accoglienza sapendo che il favore sarà poi ricambiato…ma è ancora in fase di work in progress…e quindi non so ancora bene cosa ne uscirà anche se pare sia Bilbao la città da “invadere”!!!). In realtà poi il couchsurfing è molto di più e quindi consiglio a qualsiasi persona che vada all’estero per un buon periodo ti provare ad iscriversi e a tenere controllato le attività e le proposte che si svolgono nella città di riferimento!…

www.couchsurfing.org …proprio una bella scoperta!

Vivir en VALENCIA

P1100698.JPGGiusto il tempo di arrivare a casa dopo il magnifico viaggio di laurea tra Thailandia, Laos e Cambogia e sono già “pronto” per la prossima imminente avventura. Si va in Spagna, più precisamente a Valencia! Eh si, sono stato selezionato (insieme ad altre tre ragazze con cui condividerò l’appartamento) nell’ambito del progetto Leonardo (Life Long Learning Programme) che prevede un periodo di stage di lavoro all’estero per 4 mesi e così sistemata e subito rifatta la valigia “vamos a ver” questa nuova esperienza spagnola.

 

Non descriverò nei dettagli tutto perché non è facile raccontare 4 mesi però ora che siamo già a più della metà qualcosa da raccontare c’è. Partiamo quindi da notizie di carattere generale e curiosità di Valencia, della Spagna e degli spagnoli. Già degli spagnoli si può dire subito che hanno cultura e costumi molto simili ai nostri per quanto riguarda stile di vita, posti e luoghi, modi di comportarsi e di relazionarsi con gli altri ecc…seppur ovviamente con qualche differenza…vediamo qualche esempio: quando si incontra una persona (anche non conoscente e anche a livello formale) non si da la mano, ma sempre due baci sulle guance (l’ho imparato con la mia responsabile di lavoro che mi ha sorpreso al primo giorno quando io lì bello pronto per stringere saldamente la mano visto che comunque era una persona di “grado superiore” e quindi mi sembrava giusto e ragionevole un saluto formale…invece no…come se fossimo amici di vecchia data, e poi ci si da reciprocamente del tu!…devo dire che comunque non è male…abbatte un po’ quelle che sono le barriere gerarchiche tra capi e dipendenti con un semplice gesto). Poi il saluto nazionale a qualsiasi persona e per qualsiasi occasione è il famosissimo HOLA e quando ci si saluta l’altrettanto famoso HASTA LUEGO (pronunciato molto abbreviato con la “o” finale pronunciata tipo cantilena!). Accennando alla lingua spagnola il primo periodo non è stato così facile come potrebbe sembrare…si pensa banalmente che spagnolo-italiano sia semplice da imparare e da parlare però non è stato proprio così…si chiaramente c’è da dire che come struttura, costruzione della frase e molte parole sono simili alla nostra lingua, se non uguali, e che per capire e farsi intendere diciamo che ci si riesce abbastanza anche senza aver studiato…però per saperlo parlare decentemente mi ci è voluto un attimo con tutte le forme verbali e irregolarità che ci sono! Per fortuna sin da subito avevamo organizzato dalla agenzia che ha gestito questo progetto un corso intensivo di spagnolo da seguire: quattro ore tutti i giorni per tre settimane…devo dire che è realmente servito tantissimo anche perché abbiamo avuto una professoressa davvero bravissima che da buona tipica spagnola non smetteva mai di parlare ed era sempre carichissima con il suo carismatico muy bien, muy bien, muy bien!!!

Altro argomento che sempre si discute qua con gli spagnoli relativo alla lingua è che qui loro sono molto orgogliosi del loro “idioma” ed infatti l’inglese lo snobbano e come! Innanzitutto poca gente lo parla e soprattutto se possono traducono tutte le parole comuni che anche da noi vengono mantenute in inglese e dove proprio non possono tradurre pronunciano la parola in inglese così come è scritta tralasciando la corretta pronuncia inglese!..(infatti un trucco è dimenticare tutto quello studiato della pronuncia inglese e leggere come la parola è scritta!)…tra gli esempi più clamorosi che a me personalmente fanno impazzire troviamo: il mio favorito rimane il mitico “perrito caliente”, cioè l’hot dog (che significherebbe cagnolino caldo, che a dir la verità non si può proprio sentire!). Altri esempi sono “el raton” (che sarebbe il mouse del computer), e computer che è tradotto a sua volta con “ordenador” e tutti altri termini informatici che sono quasi tutti tradotti…altra cosa che traducono molto sono i nomi dei film o meglio “pelicula”, infatti Inception diventa “Origen”, Shining qua è chiamato “El Resplendador”, A Beautiful Mind è “Una Mente Maravillosa” o The Butterfly Effect è “El efecto mariposa”…la serie Lost diventa “Perdidos” e potrei proseguire all’ infinità!!!

Ah piccola nota riguardo alla lingua…qui a Valencia si parla moltissimo il valenciano che è una derivazione ed è praticamente uguale al Catalano infatti si trovano canali televisi, stazioni radio, segnaletica in generale come i nomi delle vie o le indicazioni in questa lingua che è abbastanza differente dallo spagnolo ufficiale che è il Castellano. C’è da dire però che alcune parole sono simili all’italiano e se vuoi anche a qualcosa del francese e che quindi bene o male un po’ ci si capisce lo stesso però soprattutto all’inizio questa cosa ha creato parecchie incomprensioni non sapendo se ero io che non capivo lo spagnolo o erano loro che in realtà stavano parlando in valenciano…

Sempre riguardo gli spagnoli e alla cultura una cosa che mi ha colpito ovviamente è il ritmo della giornata. Semplicemente credo si possa dire che sia traslato di circa 2 ore avanti rispetto alle nostre abitudini: apertura negozi e inizio della vita in generale alle ore 10, poi alle 11 circa c’è il mitico “almuerzo” una sorta di istituzione qui che equivale alla nostra pausa caffè ma qui è molto + sentita e consistente (solitamente un bocadillo, cioè un panino imbottito, più bibita o caffe) dato che il “desayuno”, la colazione, è abbastanza leggera solitamente. Poi si arriva alla “comida” che ha luogo di solito tra le 14 e le 16 e la successiva “siesta” nella quale i negozi chiudono fino circa alle 17 fino ad arrivare alla cena che si consuma tranquillamente dalle 22 circa in poi!…nn è facile a volte resistere a questi orari, ma con qualche trucco, uno spuntino qua e là direi che poi alla fine ci si fa l’abitudine! Ah dimenticavo quando si esce la sera ovviamente ci sono i barettini tranquilli dove puoi trovare tranquillamente signore e signori di una certa età che bevono cocktail e bibite fino all’una di notte e poi se si vuole andare a ballare meglio andare verso le 3 perché altrimenti fareste come me la prima sera in discoteca dove dall’una alle tre eravamo ad aspettare gente praticamente solo con i baristi!

Per concludere una nota sulla città…beh…mica male davvero!…secondo me è una città molto carina ed adatta proprio per viverci…è abbastanza moderna e ci può trovare di tutto ma non è troppo grande e caotica infatti si può visitare e sfruttare la zona del centro tutta a piedi; efficiente nei trasporti pubblici e con spazi larghi e vivibili un po’ ovunque…spazi verdi e piste ciclabili per tutte le zone della città, il mitico Rio Turia che da fiume è stato trasformato in un immenso giardino e parco pubblico che circonda tutta la città e che termina con la modernissima ed imponente Ciudad de l’art y de la ciencias progettata da Santiago Calatrava…davvero spettacolare con tutti i suoi giochi di luce e riflessi da scoprire da ogni posizione!….e per finire il tocco finale…la playa!!!…che figata, immensa e funzionale con un bel lungo mare e zona porto sempre bella animata tra barettini, ristoranti e tante attività all’aria aperta…poi con il clima che c’è qua la si può sfruttare tranquillamente per tutto inverno…provare per credere!!!

 

Hasta la proxima!